Napoli-New York, torna il volo diretto e ad aprile Capodichino fa più passeggeri del 2019

Napoli-New York, torna il volo diretto e ad aprile Capodichino fa più passeggeri del 2019
di Gianni Molinari
Martedì 3 Maggio 2022, 07:00 - Ultimo agg. 4 Maggio, 07:58
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Napoli torna a volare negli States. United Airlines collegherà il capoluogo campano a New York (aeroporto Newark) tutti i giorni fino al 29 ottobre (partenza da Capodichino alle 9.55 e arrivo alle 14.05 locali; partenza da Newark alle 17 locali e arrivo a Napoli alle 7.55 del giorno successivo). A ottobre - sulla base del'andamento di questi mesi - si deciderà una eventuale prosecuzione anche nel periodo invernale.

Il volo United, tuttavia, al di là dell'importanza del collegamento - peraltro oltre agli hub di Roma e Milano, voli diretti con gli Usa li hanno solo gli aeroporti di Venezia e Bologna e Napoli - è l'apertura di una nuova stagione dopo i due anni, durissimi, di spostamenti ridotti causati dalla pandemia. Una stagione che registra un primo positivo risultato: ad aprile 2022 i passeggeri passati da Capodichino sono stati, per la prima volta dalla pandemia, di più di quelli del 2019, l'anno record di Napoli con 10,8 milioni di passeggeri.

Ad aprile hanno, infatti, sfiorato il milione (978.445 contro 948.778 del 2019) con un incremento del 3,14% rispetto ad aprile 2019 e una proiezione di un possibile traguardo, a fine anno, di dieci milioni. Il risultato di aprile ha fatto ridurre la forbice totale dei primi quattro mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2019 da un -35,31% di gennaio al -14% al 30 aprile. Un risultato che è migliore di tutte le aspettative, ma che riflette ampiamente il lavoro fatto dal team di sviluppo della Gesac (la società che gestisce gli aeroporti di Napoli e Salerno) guidato da Margherita Chiaramonte di ricostruire la rete di 106 destinazioni e i contratti per riportare una quarantina di compagnie, di cui quattro (EasyJet, Ryanair, Volotea e Wizz Air) hanno a Capodichino le loro basi. 

 

In questa tessitura il volo con New York è parte strategica nella ricostruzione dei rapporti con i principali hub aeroportuali, da cui poi proseguire per altre destinazioni, che è la visione strategica di Gesac: collegamenti diretti con le destinazioni a breve e medio raggio e voli con gli hub maggiori (Newark, Parigi Charles de Gaulle, Londra Heatrow, Francoforte, Istanbul, Dubai, Lisbona, Madrid). Ma è anche parte rilevante dei rapporti tra Napoli e la Campania e gli States. Non a caso per sottolineare l'importanza di questa relazione era presente il console generale Usa a Napoli, Mary Avery («Gli Stati Uniti - ha ricordato - hanno una relazione storica con il Sud Italia, in particolare con la città di Napoli che ospita una delle nostre più antiche sedi diplomatiche»).

Una relazione che è anzitutto culturale per la tante frequentazioni reciproche (Lello Esposito si è definito un viaggiatore del 41esimo parallelo) ed economica: per esempio gli Stati Uniti rappresentano (2021) il 10,5% dell'export campano (la Russia, per un paragone di attualità, è stata lo 0,7%) e il 3,25% dell'import, con un saldo commerciale favorevole di 865 milioni di euro.

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«Siamo felici del nostro ritorno a Napoli nel 2022 e di aver ripristinato il collegamento diretto per gli Stati Uniti» ha commentato Thorsten Lettnin, Director Sales Continental Europe, India and WestAfrica di United. «Con la ripresa del volo per New York/Newark, i nostri clienti dal Sud Italia possono sia beneficiare di un collegamento diretto con gli Stati Uniti che di una vastissima rete di comodi collegamenti dall'hub di United a New York/Newark da cui è possibile raggiungere oltre 70 destinazioni non stop in tutto il continente americano».

Mentre Roberto Barbieri, Amministratore Delegato di Gesac, rileva: «Il volo per New York assume un significato straordinario dopo due anni segnati dalla crisi pandemica: è un forte segnale di ripartenza e conferma il ruolo attivo dell'aeroporto alla crescita economica del territorio. Un investimento di questa portata è indicativo della fiducia che una delle maggiori compagnie aeree statunitensi ripone nei confronti del mercato campano». 

Riportare il volo dagli Usa è stata operazione più semplice che regolare l'accessibilità all'aeroporto su cui pesa il cantiere della metropolitana (rimasto a lungo fermo, peraltro durante i mesi di lockdown quando il traffico era in pratica inesistente, per il fallimento di una delle aziende incaricate della realizzazione) e dall'intasamento della strada di accesso per la sosta irregolare non adeguatamente contrastata dai vigili urbani (peraltro, senza spendere grandi cifre, è possibile sostare e aspettare i passeggeri nei vari parcheggi dello scalo). «Ne parlerò con il sindaco - ha detto Barbieri - perché non possiamo certo portare passeggeri dagli Stati Uniti e far trovare caos, così come servono più corse di Alibus perché quelle attuali sono insufficienti e si formano file di attesa anche di duecento metri». 

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