Bambina ferita a Napoli, Noemi sta meglio: è sveglia e mangia, ma i medici restano cauti

Bambina ferita a Napoli, Noemi sta meglio: è sveglia e mangia, ma i medici restano cauti
di Ettore Mautone
Sabato 18 Maggio 2019, 08:00 - Ultimo agg. 17:58
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Prosegue lentamente e senza intoppi la scalata della piccola Noemi lungo il sentiero della guarigione. Da due settimane la piccola è ricoverata nella rianimazione del Santobono ma ora sta un po' meglio, è ormai sveglia, non più sedata (se non in concomitanza di manovre esplorative per facilitare ad esempio la periodica manovra di pulizia dei bronchi e interagisce sempre di più con i suoi genitori. In base alle notizie diffuse dall'ultimo bollettino medico di ieri, giunto a distanza di 48 ore dal precedente, la piccola è ora pienamente cosciente e oltre a bere autonomamente ha iniziato anche ad assumere piccole quantità di cibo. I cucchiai di brodo dei giorni scorsi sono diventati un po' più sostanziosi e distribuiti nell'arco delle 24 ore. Ciò rappresenta un passaggio fondamentale per riattivare anche l'apparato digerente finora bypassato dalla somministrazione, direttamente in vena, della sacca nutrizionale per la nutrizione parenterale totale. La ricanalizzazione delle funzioni intestinali sono un altro dei presupposti per il miglioramento della situazione generale utile a rimettere in moto la flora batterica intestinale e evitare infezioni. Non appena la quantità di calorie assunte sarà sufficiente sarà abbandonato anche l'accesso venoso centrale che le ha finora garantito la nutrizione.
 
Proseguono anche gli esami diagnostici di routine, utili a monitorare l'evoluzione della condizione clinica della bimba, da cui emerge che i parametri vitali sono stabili. Il quadro clinico appare stazionario e in miglioramento. Non ha febbre e gli indici infiammatori sono tutti nella norma. Allo stato non c'è segno di infezioni con una discreta saturazione di ossigeno per cui è stata sospesa la terapia antibiotica a cui si era ricorso nella fase acuta. La bambina, sempre in base a quanto riportato nell'ultimo bollettino medico diffuso dai sanitari del Santobono «respira spontaneamente ma necessita ancora di un supporto di ossigeno ad alti flussi, sebbene sia in decremento». Ciò significa, come abbiamo già detto in precedenza, che non ha più bisogno dell'apposita mascherina ma si avvale solo di un sondino nasale che immette ossigeno a flussi costanti ma a percentuali inferiori rispetto a quella dei giorni scorsi. La situazione generale insomma, è sicuramente migliorata e c'è un cauto ottimismo. La prudenza impronta tuttavia la comunicazione dei medici che pesano ogni parola pronunciata. Tutti sono consapevoli del pesante trauma subito dalla bambina soprattutto ai polmoni ma tutti sono altrettanto coscienti della straordinaria capacità di ripresa dei bambini e della piega positiva che ha intrapreso il decorso clinico.

Di certo ora c'è da affrontare la più lunga fase della convalescenza e riabilitazione. Si tratta di garantire alla piccola Noemi la migliore ripresa respiratoria possibile ottimizzando l'attività dei tre lobi di cui si compone il polmone di destra (di cui uno traumatizzato) e dei due lobi di sinistra (di cui uno ferito). Poi c'è la parte ortopedica altrettanto delicata. Al corsetto, progettato nei giorni scorsi e da realizzare su misura per Noemi, stanno lavorando i bioingegneri. Appena pronto le consentirà di mettere i piedi a terra. Muovere i primi passi dopo tanti giorni di immobilità a letto sarà un altro momento emozionante per la piccola e la sua famiglia. La bambina parla sempre di più e interagisce con i suoi cari genitori, è circondata dall'affetto di medici e infermieri ed ha emozionato un'intera città. Nonostante il clamore di un evento così dirompente rispetto alla quotidianità di una giovane famiglia, i piccoli progressi di Noemi confortano anche se nessuno dimentica la gravità delle ferite subite dalla bambina che ha appena compiuto 4 anni. Ciò non consente ancora ai medici di sciogliere la prognosi che resta riservata. Il prossimo bollettino, per un aggiornamento sulla situazione clinica, sarà diramato lunedì mattina, nell'arco delle 72 ore necessarie a compiere un altro passo verso la vetta. Tutti accompagnati dalla continua preghiera di tanti napoletani.
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