Napoli, l'offerta di lavoro choc e il coraggio di Francesca: «Così i giovani come me possono aprire gli occhi»

Napoli, l'offerta di lavoro choc e il coraggio di Francesca: «Così i giovani come me possono aprire gli occhi»
di Giuliana Covella
Venerdì 24 Giugno 2022, 07:00 - Ultimo agg. 25 Giugno, 09:26
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«Tu li daresti 280 euro al mese ai tuoi figli?». Ha risposto così Francesca Sebastiani, 22enne di Secondigliano a chi le ha offerto un lavoro con un misero guadagno. La denuncia della ragazza, diffusa sui suoi profili social, è diventata virale con un video su TikTok dove ha riportato anche stralci di una conversazione con la titolare del negozio. Una storia che sta spopolando sui social facendo discutere, specie in un momento storico difficile come quello attuale, dove a fronte della piaga della disoccupazione e del lavoro che non c'è, accade all'inverso che ci sia chi si veda costretto a rifiutarlo perché sottopagato.

Francesca e la sua storia sono diventate virali. La 22enne di Secondigliano è ormai nota, nel giro di 24 ore, per il coraggio di aver detto no a chi le aveva offerto un lavoro pagato appena 70 euro a settimana.

Una vicenda che avrebbe del paradossale, se non fosse realmente accaduta, come riferisce la donna, che ha riportato tutti i passaggi dello scambio di battute tra le due. Con quelle immagini Francesca ha voluto spiegare cosa le fosse capitato lo scorso 15 giugno, mentre era alla ricerca di un'occupazione. «Su Instagram - racconta - una ditta di abbigliamento aveva scritto cercasi persone per lavorare. Io la contatto e mi viene chiesto di dove sei, come ti chiami, se ho esperienza». «Fino a quando non arriviamo al discorso degli orari e dei soldi - prosegue nel racconto - e mi viene risposto che l'orario è dalle 9 alle 13.30. Il negozio riapre alla 16, ma bisogna arrivare alle 15-15.30 per pulire. Poi fino alle 20.30-21. Il sabato stesso orario, ma continuato». «Ho chiesto la paga - continua - anche se mi vergogno e mi viene risposto 70 euro a settimana, cioè 280 euro al mese. Io ho risposto che non mi interessava. A quel punto la ragazza, una mia coetanea, mi risponde: questi giovani d'oggi non hanno voglia di lavorare». «Perdonami - la risposta di Francesca - io sono stata gentile, ma secondo te è normale per tutte queste ore 280 euro al mese?». «Siete voi - replica ancora - che date una miseria nelle mani dei ragazzi. Mi spiegate un ragazzo di 23-24 anni con 280 euro al mese cosa può fare? Siete voi che non li fate lavorare», la sua conclusione. 

In un altro video, anche questo pubblicato sul suo profilo, Francesca infine si meraviglia del successo che hanno ottenuto le sue considerazioni: «Il mio video non è il primo in cui si parla di ragazzi che si sono trovati nella mia stessa situazione. Nei commenti ci sono molte testimonianze di miei coetanei ai quali, per le stesse ore di lavoro, hanno offerto molto meno». Poi conclude: «Alcuni mi hanno anche scritto per dirmi che dopo averlo visto hanno aperto gli occhi». Contattata sui social, Francesca ha diffuso un altro videomessaggio in serata, spiegando di aver «ricevuto tantissimi messaggi e richieste di interviste, ma quello che dovevo dire l'ho già detto a chi di dovere».

Video

A pubblicare sui propri profili social la denuncia di Francesca è stato il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, che dice: «Questa denuncia deve farci riflettere. Lei non ha ricevuto un'offerta di lavoro, ma una richiesta di sfruttamento fatta alla luce del sole e quasi certamente a nero». «Dà fastidio - rimarca - anche l'arroganza del presunto datore di lavoro che, a fronte di una proposta di lavoro indecente di circa 10 ore al giorno anche con orario continuato il sabato per 70 euro alla settimana, circa 1 euro all'ora, si è rizelato al rifiuto. Purtroppo non è l'unico caso simile che ci arriva. Se da una parte il reddito di cittadinanza non deve essere un'alternativa al lavoro, dall'altra queste non sono offerte di lavoro ma solo becero sfruttamento di chi ha necessità di denaro», ha concluso. 

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