Frana a Pianura, il parroco: «Tragedia immane, qui è centrale la questione del lavoro nero»

Frana a Pianura, il parroco: «Tragedia immane, qui è centrale la questione del lavoro nero»
di Oscar De Simone
Mercoledì 3 Giugno 2020, 18:32 - Ultimo agg. 20:18
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Un muro crollato sotto una frana di roccia e terreno, due vittime ed altri due lavoratori salvi per miracolo. La vicenda che lunedì scorso ha coinvolto Ciro Perrucci (61 anni) e Daniel Thomas (41enne di origine liberiana) nell'area di Masseria Grande a Pianura, lascia ancora senza fiato familiari ed abitanti del quartiere. Una storia che descrive il dramma degli operai a nero, costretti a lavorare per pochi euro al giorno.

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«È una tragedia che ci ha sconvolti tutti – dichiara il parroco Victor Alozie della chiesa di San Giuseppe e Sant'Ignazio a Pianura – e ci lascia ancora increduli. Sappiamo bene che dramma vivono questi ragazzi e per quanto sono costretti a lavorare. Li vediamo alle rotonde ed agli angoli delle strade, in attesa di essere scelti da qualcuno. Da chi sfrutta la loro forza senza dargli alcuna garanzia o sicurezza, perché nella maggior parte dei casi lavorano in costruzioni abusive. Sono vicende drammatiche a cui abbiamo cercato di far fronte con la nostra caritas. Ma c'è ancora tanto da fare. Non è semplice abbattere il muro dell'illegalità. Anche perchè questi ragazzi sono costretti ad accettare queste condizioni per mandare qualche spicciolo ai loro familiari in Africa. Un vero dramma che non accenna a diminuire d'intensità».
 


L’attenzione di Don Victor però, è anche rivolta a Ciro. Un uomo buono – come lo stesso prelato lo definisce – che non si è mai tirato indietro se doveva mettersi a disposizione di qualcuno.

«Era un mio parrocchiano – afferma – e posso solo dire che non hai mai fatto mancare il suo aiuto a nessuno. Era conosciuto da tutti ed era sempre in prima linea per la chiesa. Non sapeva dire di no a chi gli chiedeva aiuto e noi tutti gli abbiamo voluto bene. Non lo dimenticheremo mai e soffriamo molto, perché ha lasciato un grande vuoto dentro i membri di questa comunità».
 

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