Napoli, anziano uccide la compagna e si toglie la vita: «Lei era malata, spesso sentivamo gridare»

Nessuna ipotesi viene esclusa, ma è remota la possibilità che in casa sia entrato un estraneo

Via Luigi Landolfi, teatro della tragedia
Via Luigi Landolfi, teatro della tragedia
di Valentino Di Giacomo
Sabato 28 Gennaio 2023, 22:59 - Ultimo agg. 30 Gennaio, 16:16
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Ha prima inferto diversi colpi con un oggetto contundente sulla testa della propria compagna 96enne, poi si è suicidato lanciandosi dalla finestra. Una tragedia dai tratti ancora da chiarire quella avvenuta ieri, poco prima delle 18, in via Luigi Landolfi, nel quartiere napoletano di Poggioreale. L’uomo, che avrebbe compiuto 77 anni tra un mese, secondo le prime ricostruzioni era probabilmente esausto di accudire la donna di quasi 20 anni più grande di lui e da tempo malata. Esausto delle sofferenze della sua compagna, allettata da alcuni anni, ha così deciso di farla finita con quella vita. Forse sono stati questi i pensieri che hanno albergato nella testa del 76enne prima del raptus, resta questa l’ipotesi maggiormente accreditata per gli inquirenti. Indagano ora i militari dell’Arma per ricomporre il quadro di cosa sia avvenuto gli attimi prima dell’estremo gesto tra la donna, Giuseppina Faiella e il suo compagno, Salvatore Maddaluno. 

A vedere il corpo di Salvatore sull’asfalto è stato uno dei vicini di casa che, immediatamente, ha allertato il Nucleo radiomobile dei carabinieri e il 118. Quando i militari della compagnia di Poggioreale sono giunti sul posto hanno trovato il cadavere del 76enne sull’asfalto di via Landolfi, alle prime hanno pensato al gesto estremo di un uomo anziano che non voleva saperne più di vivere. Poi la scoperta più agghiacciante: entrando nell’abitazione i carabinieri hanno scoperto che in quell’appartamento di Poggioreale viveva anche un’altra persona, Giuseppina Faiella. La donna era riversa sul letto e presentava sulla testa diverse ferite.

Nel corso della serata di ieri - sono intervenuti sul posto un medico legale e il pm Monica Campese - non è stato però ancora rinvenuto il corpo contundente con il quale è stata colpita la donna.

Sullo sfondo resta la possibilità - pur se ritenuta remota - che in quell’appartamento di via Landolfi possa essere entrato qualche malvivente che ha scaraventato dalla finestra l’uomo e colpito la donna. Finché non saranno effettuati tutti i rilievi da parte della scientifica non sarà possibile escludere alcuna pista, servirà trovare l’oggetto con il quale la donna è stata colpita e poi concludere tutti i rilievi del caso che sono andati avanti nella serata di ieri fino a tarda ora. Non si esclude alcun movente anche se il raptus dell’uomo nei confronti dell’anziana compagna resta la pista maggiormente accreditata dagli inquirenti. 

 

I due anziani vivevano da tempo a Poggioreale e, secondo le testimonianze raccolte dai vicini di casa, Giuseppina e Salvatore non avevano avuto figli. Giuseppina era da tempo allettata e il suo compagno badava a lei accudendola in base alle proprie forze. Più volte - viene raccontato - da quell’appartamento i vicini avrebbero ascoltato delle urla, ma nulla che facesse presagire il tragico epilogo di ieri sera. I carabinieri sono ora al lavoro per ricostruire la rete di rapporti della coppia. 

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