Procida Covid-free, insieme ai vaccini arrivano i turisti

Procida Covid-free, insieme ai vaccini arrivano i turisti
di Domenico Ambrosino
Giovedì 29 Aprile 2021, 11:00 - Ultimo agg. 23:50
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È iniziata, ieri mattina alle nove, la vaccinazione di massa che renderà Procida la prima isola Covid free. Appuntamento nella sede del Municipio ma con un correttivo dell'ultim'ora imposto dalla Asl riguardante le fasce d'età: il vaccino non viene somministrato a tutti coloro che, indiscriminatamente, erano stati invitati nei giorni precedenti a registrarsi, ma soltanto ai cittadini nati prima del 1971 incluso.

Ieri sono stati vaccinati anche i sessantenni e i settantenni che non avevano potuto farlo precedentemente, come pure i cinquantenni che si sono registrati nelle ultime ore. Sono invece rimasti a casa tutti gli altri che al di là dell'età avevano provveduto alla registrazione. Il criterio del nuovo calendario sulle fasce di età prevede oggi la vaccinazione della fascia 40-49 anni. Domani sarà il turno dei trentenni, sabato dei ventenni. Entro domenica Procida avrà completato le 4.000 immunizzazioni previste.

Finora nell'isola, su 10.288 abitanti, già 2.700 avevano avuto la prima dose. I dati ufficiali dell'Asl confermano che si è vaccinato il 99,4 per cento degli over 80, il 95 per cento dei soggetti fragili e il 100 per cento degli over 70. 

Nell'ampio cortile antistante la casa comunale centinaia di persone hanno atteso il loro turno. Già alle sette i cittadini hanno iniziato ad affluire al Municipio che nell'occasione ha sospeso i servizi. «Una pazienza importante, quella manifestata dai procidani, che significa fiducia concreta nelle istituzioni», dice il sindaco Dino Ambrosino. L'organizzazione ha impegnato 12 addetti dell'Usc (quattro vaccinatori e otto ricevitori) in collaborazione con il corpo dei vigili urbani, guidati dal comandante Luigi Martino, e i volontari della Protezione civile. Hanno potuto vaccinarsi anche diversi marittimi che per motivi burocratici rischiavano di saltare l'appuntamento. Molti di loro, infatti, per le prestazioni sanitarie fanno riferimento al ministero della Salute e non all'Asl territoriale, per cui la loro richiesta non aveva potuto essere accolta. È allora intervenuto il Comune, che ha raccolto le richieste dei marittimi e le ha girate all'Asl Napoli 2 per la dovuta registrazione. 

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Del resto lo sforzo che Procida sta compiendo per fronteggiare la pandemia già trova i suoi riflessi in campo turistico. La Marine di Procida, la società che gestisce il porto turistico di Marina Grande, già registra un marcato aumento di richieste di ormeggio rispetto al 2020. «La nostra campagna promozionale fondata sul rispetto delle norme anticovid in un'isola che è capitale italiana della cultura, ha fatto centro - spiega il direttore del porto Eugenio Michelino -. La mancanza di barche straniere viene superata dalle copiose richieste di diportisti di tutta Italia che hanno prenotato l'ormeggio nel nostro scalo». Goffredo Scotto di Carlo, titolare dell'Hotel Tirreno, conferma il trend positivo che l'isola registra sul mercato turistico: «Già nel prossimo week end avremo numerose presenze. Procida Covid free è un messaggio di grande richiamo».

Proprio ieri, tuttavia, è scattato l'allarme per un caso di presunta variante all'istituto «Capraro». La dirigente Rossella Salzano ha ricevuto una nota dalla Asl Napoli 2 Nord relativa alla classe terza E che si trova già in isolamento. «Vista l'insorgenza di ulteriori casi in un lasso di tempo tale da far sospettare che l'infezione possa essere sostenuta da una variante del virus» si ravvisa la «necessità di sottoporre a tampone unico alunni e docenti entrati a contatto con i contagiati e porre in quarantena anche i professori». La dirigente ha disposto la didattica a distanza fino al 5 maggio.

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