Raid nella scuola con i picconi, distrutte le aule nel Napoletano

Raid nella scuola con i picconi, distrutte le aule nel Napoletano
di Marco Di Caterino
Venerdì 15 Marzo 2019, 13:00
3 Minuti di Lettura
Armati di piccone e vanga, con il volto coperto da passamontagna, l'altro pomeriggio due balordi hanno fatto irruzione nella scuola del Rione Salicelle di Afragola, e nonostante ci fossero ancora alunni, docenti e personale amministrativo, hanno iniziato a vandalizzare i locali dell'ala che ospita le classi della primaria, quella che un tempo era la scuola elementare. Un episodio gravissimo che, cosa ancora più scandalosa, ha avuto un prologo con il lancio di pesanti blocchi di marmo contro i vetri di alcune porte di sicurezza, e anche un epilogo, perché nel corso della stessa notte la scuola è stata nuovamente assaltata tanto che ieri mattina gli alunni della primaria sono dovuti restare a casa per inagibilità.
 
«Provo tanto dolore dice Fabiola Del Deo, da tre anni dirigente scolastico dell'istituto Europa Unita, unico presidio di legalità nel quartiere - per questo drammatico episodio, che poteva avere conseguenze tragiche. È pur vero che siamo una scuola e non un fortino, ma senza custode (in pensione), senza telecamere e soprattutto senza allarmi, e peggio ancora senza maniglie alle porte di ingresso, siamo di fatto alla mercé di tutti». Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Afragola, per altro ubicata nello stesso quartiere dove qualche anno fa fu inaugurata la sede del commissariato di polizia. I militari diretti dal maresciallo Raimondo Semprevivo hanno effettuato i rilievi e sequestrato il piccone, la vanga e quel grosso pezzo di marmo utilizzato per sfondare i vetri delle porte di sicurezza.

Il pomeriggio di terrore lo racconta la stessa preside. «Mancavano una ventina di minuti alle 18, e nel plesso della primaria, dove ci sono l'ufficio di presidenza e il blocco amministrativo, oltre a un docente impegnato con alcuni alunni, erano presenti i collaboratori scolastici e il personale amministrativo. A un tratto - racconta la dirigente - è stato sentito un fortissimo rumore, seguito da quello tipico dei vetri infranti. I collaborati si sono precipitati verso il corridoio, notando la rottura del vetro di una porta di sicurezza e due persone che si allontanavano verso un giardino incolto, che si trova alle spalle dell'edificio scolastico. Appena il tempo di rendersi conto di quanto fosse accaduto, che ci siamo trovati di fronte a due persone, con il volto coperto e che impugnavano un piccone e un attrezzato agricolo. Come due furie, hanno colpito vetri e porte, sotto gli occhi terrorizzati del personale, prima di scappare via nel buio della campagna vicina».

Ma il terrore non era ancora terminato. Perché nel corso della notte, forse gli stessi due «incappucciati» hanno portato a segno un raid vandalico devastante. I locali sono stati imbrattati con vernice e imbiancati con la polvere degli estintori, gli armadietti messi a soqquadro, i vetri ridotti in frantumi, come anche la vetrina del distributore automatico di bibite e merendine, alcune delle quali asportate dall'espositore e ritrovate lungo alcuni corridoi. «Ho informato il sindaco Claudio Grillo - dice la preside - ribadendo le richieste, già presentate più volte, per adeguare a uno standard sufficiente le misure di sicurezza».
© RIPRODUZIONE RISERVATA