Cesaro sfrattati, la polizia libera
il centro sportivo a Sant'Antimo

Cesaro sfrattati, la polizia libera il centro sportivo a Sant'Antimo
di Nella Capasso
Venerdì 14 Dicembre 2018, 09:57
2 Minuti di Lettura
Il centro sportivo di via Marconi a Sant'Antimo, martedì mattina, è stato sgomberato per tornare a disposizione del comune che ne è proprietario. Il gestore, la polisportiva S.Antimo che fa capo alla famiglia Cesaro, da agosto, in seguito alla richiesta dell'ente di abbandonare la struttura in ottemperanza ad una sentenza emessa dal consiglio di stato, aveva impedito l'accesso alla cittadella dello sport. La motivazione addotta erano le valutazioni disposte dal Tar per individuare i beni appartenenti alla società sportiva. Da quel momento i tentativi del comune di rientrare in possesso della struttura erano falliti; fino ad ieri quando, con l'intervento delle forze dell'ordine, vinta la resistenza del custode che si era barricato in alcuni locali, il centro è stato riaperto.

La Polisportiva gestiva l'impianto (palazzetto, palestra, piscine, campo di basket ed albergo) dal 2002. A causa dei debiti contratti con l'ente (per il mancato pagamento dei canoni) e con il credito sportivo (per le rate del mutuo di ristrutturazione) e di una interdittiva antimafia, che impedisce alla società di poter avere contatti con gli enti pubblici, già da più di un anno il primo cittadino Aurelio Russo era ricorso alla magistratura affinchè la struttura fosse sottratta al gestore.

 
«Canoni di locazione e ratei di un mutuo per 4 milioni di euro inevasi, mancata riduzione delle tariffe per i cittadini santantimesi, fino alla chiusura della struttura da parte del gestore ed all'annullamento degli abbonamenti stipulati, questo il danno alla comunità contro il quale l'amministrazione si è battuta» dichiara Russo. Da quando è iniziata la battaglia legale con la Polisportiva, il sindaco ha prospettato l'affidamento a più società sportive per la gestione dei vari spazi. «Da oggi metteremo in campo tutte le risorse disponibili, per recuperare il bene ad una rigorosa gestione e restituirlo cosi ai santantimesi».

La Polisportiva annuncia che «ricorrerà contro le false dichiarazioni del sindaco in merito all'interruzione delle attività del centro che sono effetto solo della scelta dell'amministrazione di revocare la concessione». Nel comunicato diffuso ieri pomeriggio si fa notare che «il Tar ha prescritto che lo stato dei luoghi debba rimanere immutato fino alla conclusione delle operazioni peritali disposte dal tribunale per valutare il patrimonio della società. Si difende la qualità dell'attività svolta sino ad ora: 20 anni fa abbiamo raccolto un rudere e, impegnando decine di milioni di cui neppure un centesimo a carico dei cittadini, ne abbiamo fatto una prestigiosa cittadella dello sport».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA