«Santo Covid», dopo la gaffe incarico al farmacista: è lite a Napoli

«Santo Covid», dopo la gaffe incarico al farmacista: è lite a Napoli
di Carlo Porcaro
Mercoledì 28 Aprile 2021, 08:53 - Ultimo agg. 18:55
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Scontro tra i vertici dei farmacisti campani. Oggetto della polemica le frasi pronunciate dal presidente dei Farmacisti di Benevento Maurizio Manna nel Comitato centrale della Fofi (Federazione degli ordini dei farmacisti italiani). A contestarle, con tanto di lettera inviata prima del rinnovo delle cariche elettive al numero uno nazionale Andrea Mandelli, il presidente dell'Ordine dei farmacisti di Napoli, Vincenzo Santagada. «In gioco c'è la nostra credibilità», l'affondo.


LE ACCUSE
«Durante una riunione convocata dai presidenti degli ordini campani, Manna ha ringraziato il Santo Covid perché stava dando un'opportunità incredibile ai farmacisti.

Ho chiesto a Mandelli una pubblica dissociazione da tale affermazione sconcertante e imbarazzante», ha infatti accusato Santagada. Una richiesta formale a cui non è stata data una risposta ufficiale. «La frase che mi viene attribuita è stata maliziosamente estrapolata fuori dal contesto del dibattito così da distorcerne deliberatamente il significato», è però la difesa di Manna. Sullo sfondo del conflitto interno tra colleghi, c'è il ruolo dei farmacisti nella gestione del Covid in Campania.

«Noi di Napoli siamo l'Ordine più antico d'Italia e siamo tenuti ad onorare la memoria dei nostri tre colleghi morti, uno di questi Vincenzo Bosso andava nelle case dei pazienti a misurare la pressione», ha proseguito Santagada nell'invocare una presa di distanza rispetto alle parole espresse durante la riunione on line precedute dalla presa di posizione del numero uno dei farmacisti di Avellino che era arrivato a sostenere che la categoria «dovrebbe innalzare un altare al virus perché è grazie a Santo Covid se veniamo presi in considerazione». Il riferimento è alla forza contrattuale che la categoria ha esercitato dopo la sostituzione di Domenico Arcuri come commissario all'emergenza.


IL RETROSCENA
Frasi inopportune? Questa la domanda rivolta da Santagada in occasione delle votazioni ai vertici della Fofi. «Quando l'ho incontrato, ho ribadito a Mandelli la mia richiesta, sottolineando che inoltre la veste istituzionale di vicepresidente della Camera dei Deputati non gli consente di far passare queste frasi che danneggiano l'intera categoria, sana al 99 per cento per aver lottato contro il Covid con spirito di abnegazione». Per Manna, le accuse sono dovute invece a motivi elettorali. «Io sono stato candidato al massimo consesso professionale nazionale come rappresentante della Campania che mi ha preferito, per tale prestigioso incarico, al presidente dell'Ordine di Napoli che si è detto indignato solo dopo aver perso», la sua spiegazione. Nel merito ha valutato come strumentale la polemica «che ha finito per svilire ingiustamente il senso di una discussione incentrata sulla valorizzazione della funzione sociale svolta dalla rete delle farmacie a supporto del servizio sanitario nazionale sul fronte del tracciamento dei contagi e della campagna vaccinale di massa». Ecco, l'impegno dei farmacisti, unica cosa ad accomunarli: è stato valorizzato da entrambi. «Durante la fase più critica della pandemia, moltiplicando gli sforzi, anche a rischio dell'incolumità personale, per alleviare i disagi e le preoccupazioni dell'utenza. E non per caso, nella richiamata riunione, ho anche citato la ormai celebre frase di Papa Francesco, che non vedo riportata nella ricostruzione del Santagada, secondo cui peggio di questa crisi ci sarebbe l'errore di sprecarla», ha aggiunto Manna. Da par suo, il presidente dell'Ordine partenopeo - a mo' di contrasto rispetto a quelle parole ritenute incompatibili con l'assunzione di incarichi interni - ha tenuto ad evidenziare le numerose iniziative di carattere solidale. «Ho inventato progetti importanti in tal senso come Un Farmaco per Tutti, Una visita per tutti e Un tampone per tutti, destinate alle persone fragili e in difficoltà: abbiamo fatto 6mila tamponi gratuiti in questi tre mesi nelle varie piazze dell'area metropolitana di Napoli», la rivendicazione.

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