Scavi di Stabia riaperti da poco:
amianto e animali morti all'ingresso

Scavi di Stabia riaperti da poco: amianto e animali morti all'ingresso
di Fiorangela d'Amora
Lunedì 3 Giugno 2019, 19:02
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La carcassa di un cucciolo di cane senza vita lasciato ai margini della strada, lanciata tra i rifiuti sperando che qualcuno lo buttasse via assieme alla massa enorme di spazzatura che da mesi si trova in Strada Varano. A pochi passi dalla mega discarica c'è l'ingresso degli Scavi di Stabia. Villa Arianna era stata riaperta il 16 aprile scorso dall'allora direttore del Parco archeologico di Pompei Alfonsina Russo, dopo sei mesi di restauro a seguito del temporale che ne distrusse le coperture.

All'interno il sito archeologico prova a risplendere, all'esterno le condizioni della strada di accesso sono una vergogna per la città. Sono decine i turisti che ogni giorno passano a piedi davanti alla discarica che appena poche ore dopo la pulizia e scerbatura prevista per la cerimonia di riaperutura, si formò nuovamente in strada. Tra gli ingombranti in strada ci sono anche sacchi bianchi pieni di amianto, bustoni carichi di spazzatura, sedie di plastica, materiale edile di risulta. Strada Varano è chiusa da anni al traffico per problemi legati alla sicurezza del costone di montagna, dei grossi blocchi di cemente ne inibiscono il passaggio con le auto, ma scooter e pedoni passano tranquillamente. Così che ad attraversarla ogni giorno sono i turisti che dalla fermata della circumvesuviana di Via Nocera salgono a piedi verso l'area archeologica. Lo stesso fanno i centauri che vogliono raggiungere prima l'area di Varano e sceglono di salire lungo la strada ufficialmente chiusa al traffico. Una stradina stretta, che sale tra la vegetazione incolta, diventata negli anni a  causa di scarso controllo, luogo privilegiato per lo sversamento illegale di rifiuti.  
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