Cold case di camorra, esecuzione decisa dalle «Cinque Famiglie»: arresto per sette boss

Cold case di camorra, esecuzione decisa dalle «Cinque Famiglie»: arresto per sette boss
Mercoledì 3 Luglio 2019, 08:57 - Ultimo agg. 4 Luglio, 06:31
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Figurano i vertici della confederazione camorristica di Secondigliano, conosciuta come «Le Cinque famiglie», una federazione nata dalla scissione degli Amato Pagano, tra i destinatari delle sette misure cautelari emesse dal gip di Napoli su richiesta della Dda e notificate dai carabinieri della stazione di Casavatore e del gruppo di Castello di Cisterna nell'ambito delle indagini sull'omicidio di Emilio Forino, ritenuto legato al clan Ferone.

La vittima venne attirata in una trappola da coloro che considerava suoi compagni e poi ucciso a Casavatore il 4 agosto 2011. Il suo cadavere venne lasciato sul marciapiede.

L'uomo andò all'appuntamento pensando di dover subire «solo» una punizione per dissapori sorti con Ernesto Ferone, a capo del clan, oggi destinatario di una delle misure cautelari insieme con i boss Arcangelo Abete, Arcangelo Abbinante, Angelo Marino, Vincenzo Pagano, Giovanni Esposito e Roberto Manganiello.

Gli investigatori hanno individuato sia gli esecutori materiali sia i mandanti dell'assassinio, chiesto da Ernesto Ferone e Vincenzo Pagano alle Cinque Famiglie in quanto Forino si stava spostando verso i Marino. L'omicidio determinò prima una marginalizzazione del gruppo criminale, che operava nella zona delle Case Celesti, e poi una spaccatura culminata con un altro omicidio, avvenuto sempre nel 2011, quello di Ciro Nocerino.
 
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