Torre del Greco, raid armato nel supermarket: terrore tra i clienti

Torre del Greco, raid armato nel supermarket: terrore tra i clienti
di Aniello Sammarco
Martedì 19 Ottobre 2021, 09:28 - Ultimo agg. 17:13
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Raid armato nel supermercato posto a ridosso delle Cento Fontane e di palazzo Baronale: paura tra i dipendenti e i clienti, mentre sul caso indagano i carabinieri. L'episodio è avvenuto ieri, qualche minuto dopo le 13, quando cioè nell'esercizio commerciale, da poco passato sotto l'insegna della Coop dopo essere stato per anni un punto affiliato Sigma, non c'erano molti clienti. Tutto è avvenuto in una manciata di secondi: due persone, volto travisato, sono entrate dall'ingresso principale. Armi in pugno, hanno minacciato le cassiere, alla presenza terrorizzata degli avventori in quel momento in fila. «Aprite la cassa e consegnateci i soldi» le uniche parole proferite con atteggiamento fermo.

Ai dipendenti del market, sotto la minaccia delle pistole, non è rimasto altro che consegnare i contanti, prima di vedere andare via i malviventi dalla stessa porta dalla quale avevano fatto poco prima il loro ingresso.

Difficile fare una stima sull'ammontare del bottino portato via dai due malviventi: solo in tarda serata e con inventario alla mano, è stato possibile stabilire quale potesse essere l'ipotetico danno subito, che potrebbe sfiorare i mille euro.

Passato l'iniziale e comprensibile stato di shock, i responsabili hanno proceduto a contattare i carabinieri della compagnia di viale Carlo Alberto Dalla Chiesa, giunti immediatamente sul posto, che agli ordini del capitano Andrea Leacche ora indagano alla ricerca dell'identità dei malviventi. Un'attività, quella dei militari dell'Arma, resa difficile dalle scarne informazioni raccolte dagli sventurati e spaventati presenti. Nessuno infatti è riuscito a vedere in faccia i due delinquenti, visto che avevano il volto coperto, né a comprendere se le armi usate per il raid fossero vere o semplici riproduzioni comunque prive di tappo rosso. Né addirittura a comprendere dove si siano diretti i rapinatori una volta portato a termine il raid in via Monsignor Felice Romano. I carabinieri hanno invece immediatamente sequestrato le immagini dell'impianto di videosorveglianza dell'esercizio, alla ricerca di elementi utili per dare impulso alle indagini, che inevitabilmente partono quasi da zero. Non è escluso infatti che i malviventi venissero da fuori città e, vista l'azione molto celere, che abbiano potuto pianificare la loro azione nei giorni precedenti.

Oltre alle immagini catturate dalle telecamere interne al supermercato, gli inquirenti sono al lavoro anche per reperire altri possibili fotogrammi raccolti da impianti di videosorveglianza posti nelle vicinanze. L'obiettivo è capire con quale mezzo i rapinatori si siano frettolosamente allontanati facendo perdere le loro tracce e se, al momento del raid, vi fosse anche qualche palo a coprire le spalle ai due uomini armati di pistola.

Sta di fatto che da tempo non si registravano episodi del genere nella città del corallo, mentre nella vicina Ercolano sono stati segnalati diversi furti perpetrati ai danni anche di attività non economiche. È il caso del raid avvenuto di recente ai danni della Locanda di Emmaus, luogo dove il responsabile, padre Pasquale Incoronato, svolge attività volte al recupero dei ragazzi meno fortunati. Colpite nella città degli scavi anche attività di ristorazione, con balordi entrati nottetempo con l'unico obiettivo di razziare quanto contenuto nelle casse dei locali.

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