Universiadi a Napoli, due anni dopo impianti sportivi promossi: «Presto altri grandi eventi»

Universiadi a Napoli, due anni dopo impianti sportivi promossi: «Presto altri grandi eventi»
di Gianluca Agata
Lunedì 21 Giugno 2021, 09:09 - Ultimo agg. 22 Giugno, 08:00
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Dal 26 agosto al 30 settembre Federica Pellegrini sarà alla piscina Scandone di Napoli con l'International Swimming League, il nuoto show inventato da Konstantin Grigorishin. Nel 2024 il PalaVesuvio di Ponticelli ospiterà gli Europei di ginnastica artistica dopo essere stato sede dei campionati italiani della medesima disciplina ed aver vissuto gli assoluti a squadre di scherma. Alla pista del Maradona di Fuorigrotta era stato assegnato il Golden Gala di Atletica leggera, prima che la pandemia dirottasse la scelta verso Firenze. Il Palabarbuto a febbraio è tornato ad ospitare la Nazionale italiana di pallacanestro dopo oltre 50 anni. Il Collana ha riaperto, seppure a metà, dopo anni di chiusura alla cittadinanza. Tutto questo in una parola si chiama legacy, eredità, lascito di una grande manifestazione internazionale chiamata Universiadi. E prima ancora le immagini delle World Series di America's cup e della Coppa Davis volute dall'amministrazione comunale hanno fatto il giro del mondo.

Sono 127 quelli che la Regione ha stanziato per ristrutturare oltre 60 impianti sportivi grazie alle Universiadi, ospitate nel 2019 e conquistate proprio per rimettere mano all'impiantistica e lanciare un piano sport in Campania.

Solo sul San Paolo sono stati spesi 28 milioni, sulla Scandone 6, al PalaVesuvio 7, al Palabarbuto 1,5, alla Mostra d'Oltremare 1,5. E ancora interventi minori al Caduti di Brema, Ascarelli, San Pietro a Patierno, Virgiliano, PalaDennerlein. Tutti impianti, a parte qualche sbavatura, ancora oggi funzionanti e proiettati nel gotha delle manifestazioni sportive internazionali. E non finisce qui, perché grazie a 36 milioni di risparmi, soggetti a possibili ulteriori risparmi, da parte dell'Aru oggi diventata Arus (Agenzia regionale Universiadi per lo Sport) proprio per avere un compito più attivo nella gestione degli impianti, ci potranno essere nuovi investimenti sull'impiantistica.

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Il primo di questi è proprio l'ex San Paolo. Sarà contento il presidente de Laurentiis che avrà il cosiddetto miglio rimesso a nuovo, vale a dire la passeggiata che porta i calciatori dalla porta carraia parcheggio del pullman fino agli spogliatoi. E così dopo spalti, pista, spogliatoi, impianto di illuminazione e tanto altro ancora, si entra nel ventre dello stadio per farlo diventare più accogliente che mai.

Due piscine olimpioniche, una accanto all'altra, degne di una Olimpiade. In Italia non ci sono altri centri sportivi come questo. E non a caso l'International Swimming League ha unito l'eccellenza dell'impiantistica all'eccellenza del nuoto mondiale per portare qui a settembre i suoi campioni. È stato rifatto praticamente tutto, dall'areazione ai filtri che ogni tanto determinavano la chiusura dell'impianto, dagli spogliatoi all'arredamento. Fioccano le richieste da parte delle società di poter organizzare corsi e domande di spazi acqua. In attesa che Federnuoto e Comune di Napoli firmino quel protocollo d'intesa che vuole la Fin gestore sia della Scandone che di alcune piscine disastrate. Quasi tutte della legge 219 ad eccezione dell'Aquila Nuoto di Secondigliano che versa in ottime condizioni.

Da ovest a Est il Palavesuvio è un'altra eccellenza, la cui palestra più grande era chiusa prima delle Universiadi. La Ginnastica e la Scherma ne hanno fatto la loro casa. Al momento la sinergia con il Comune e con l'assessorato allo Sport guidato da Ciro Borriello è perfetta nella gestione degli eventi. Ora la sfida, grazie anche al protocollo con la Regione, si chiama Europei di Ginnastica 2024 ma prima ci saranno i campionati italiani di ginnastica. Per non parlare delle tre palestre gioiello occupate da Nippon, basket e volley.

Se il Napoli basket sta costruendo la sua scalata alla Serie A molto lo si deve anche al nuovo Palabarbuto che è tornato ad ospitare dopo 50 anni la Nazionale. I primi spettatori sono tornati in un impianto dove ha vissuto le sue gesta la Carpisa vincitrice di una Coppa Italia. Spogliatoi, spalti, parquet, tabelloni. Tutto nuovo. E lo sport decolla.

Il Collana è al centro di una lunga disputa giudiziaria. La Regione ha revocato la convenzione alla società che l'ha in gestione che lo aveva riaperto ridandogli vita. Il Tar ha sospeso tutto. Il 30 giugno si deciderà se questo atto è valido oppure no. Sulla rinnovata pista sono tornate le scuole, nelle palestre judoka e ginnasti. Il resto dell'impianto è un cantiere con due tribune, una piscina ed altri spazi inagibili. Ci vorrà tempo. L'importante è che non si chiuda. La piscina dei tuffi della Mostra attende ancora una gara. Al Virgiliano c'è qualche problema sull'apertura del parco. Al PalaDennerlein la piscina funziona mentre per il palazzetto si sta chiudendo la progettazione. E su tutti la vera sfida sarà la manutenzione.

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