«Un provvedimento, che in linea con i Decreti sicurezza, continua ad alimentare la visione repressiva e coercitiva dello Stato come unica via per risolvere questioni complesse che non si vogliono affrontare se non in modo demagogico», scrive il primo cittadino «I casi di violenza sui bambini - ha sottolineato il sindaco - vanno di certo prevenuti e combattuti, ma si prevengono con un'adeguata e accurata selezione del personale e una continua e sistematica formazione degli insegnanti stessi, un investimento serio continuo e duraturo sugli ambienti di cura e apprendimento.
Le telecamere negli asili e nelle scuole d'infanzia sono invece un segnale gravissimo di sfiducia nei confronti del personale della scuola, che viene criminalizzato in modo generico e indistinto, un grave vulnus al patto fiduciario (e costituzionale) che lega scuola e famiglia e su cui si regge l'intero sistema dell'istruzione e formazione, un errore politico, culturale e pedagogico, le cui conseguenze sulla cultura intera del Paese non possono essere trascurate». «Bisogna rompere la deriva negativa - conclude de Magistris - che spinge a spacciare per sicurezza la limitazione delle libertà costituzionali, conclude de Magistris, invitando il Presidente de Caro a farsi interprete dell'opposizione alla norma.
L'esito di un tale politica, infatti, non sono comunità più sicure, ma comunità meno democratiche».