Violenza sulle donne, convalidato
​l'arresto del compagno di Federica

Violenza sulle donne, convalidato l'arresto del compagno di Federica
di Daniela De Crescenzo
Domenica 15 Aprile 2018, 12:42 - Ultimo agg. 16 Aprile, 06:26
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Arresto convalidato per Gaetano De Santis, l'uomo accusato di aver aggredito e malmenato la sua convivente, Federica Nuovo, finendo per procurarle un aborto. Il pm Catello Maresca ha disposto l'accertamento autoptico sul feto per capire quando si sia interrotta la gravidanza: un dato importante per collegarla a eventuali maltrattamenti. De Santis, 45 anni, privo di qualsiasi precedente penale, si è difeso negando di aver mai picchiato Federica, la sua compagna. «Convivevamo da poco e il nostro era un rapporto burrascoso ha detto litigavamo spesso, ma io non l'ho mai picchiata. Mai ho alzato le mani su di lei». Una versione molto diversa da quella fornita da Federica che ai carabinieri della stazione di Procida (coordinati dal capitano della compagnia, Andrea Centrella) aveva raccontato di essere stata più volte strattonata e schiaffeggiata. Giovedì la donna, incinta di quasi cinque mesi, aveva chiamato il 112. Quando gli uomini in divisa erano arrivati in via Giovanni da Procida l'avevano trovata dolorante e sanguinante. Federica aveva detto di aver avuto un violento litigio con il compagno, ma a quanto pare, i sanitari dell'ospedale Santa Maria delle Grazie, dove la giovane donna è stata trasferita dal presidio sanitario dell'isola, non hanno riscontrato segni evidenti di percosse.

Secondo Federica, però, le aggressioni sarebbero state molteplici, almeno quattro e il fidanzato avrebbe poi sempre cercato di impedirle di uscire di casa e di lasciare l'isola. Un rapporto pieno di contrasti, tra persone molto diverse. La prima violenza sarebbe avvenuta a novembre, quando la giovane donna e De Santis si erano conosciuti solo da pochi mesi. In quell'occasione lei si era fatta medicare in ospedale dove era stata giudicata guaribile in due giorni. Alle forze dell'ordine aveva però raccontato di non aver riconosciuto l'assalitore: versione smentita ieri, quando, sfinita in un letto di ospedale, ha invece raccontato che le contusioni erano state provocate dal suo compagno, ma lei non aveva avuto in quel momento il coraggio di denunciarlo.

Dopo di allora ci sarebbero stati altri tre episodi di violenza, uno nel corso dell'inverno, uno tre settimane fa e uno giovedì scorso quando è avvenuto l'aborto. Ma sarebbe stata proprio l'aggressione di tre settimane fa a provocare l'interruzione di gravidanza e non il litigio avvenuto giovedì quando la donna è finita in ospedale dopo aver espulso il feto. Da questa ipotesi è partita la decisione del magistrato di far eseguire l'autopsia per stabilire la data dell'interruzione di gravidanza e di conseguenza decidere se questa possa essere collegata agli spintoni e agli schiaffi che Federica avrebbe subito a marzo. Venerdì la ragazza è stata sentita a lungo dai carabinieri: pallida, stremata, ha fornito la sua versione e adesso resta a letto in ospedale in attesa di riprendere le forze per poter tornare nella casa dei genitori.

 
Federica e Gaetano si erano conosciuti nel corso della scorsa estate quando la giovane era andata a lavorare a Procida dove lui custodisce i campi di calcetto di proprietà della famiglia e distribuisce bombole del gas. Lei è originaria di Quarto ed è sempre stata impegnata nel sociale, come il padre Giulio, docente molto conosciuto nella zona flegrea e a lungo responsabile dell'associazione Libera. Una bella ragazza, sensibile e disponibile che era stata molto felice quando si era accorta di aspettare un bambino. Il rapporto con De Santis era stato accolto favorevolmente anche dai genitori di Federica e dall'intera famiglia che adesso invita i giornalisti alla cautela: la verità è più complessa di uno slogan.
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