Voti «comprati» a Torre del Greco, carabinieri testimoni contro poliziotto

Voti «comprati» a Torre del Greco, carabinieri testimoni contro poliziotto
di Dario Sautto
Lunedì 9 Marzo 2020, 08:00
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Rivelazione di segreto durante la compravendita di voti alle elezioni del 2018 di Torre del Greco: ascoltati i primi due testimoni. A processo c'è Ciro Piccirillo, poliziotto di Torre del Greco ed ex consigliere comunale, coinvolto con un ruolo molto marginale nell'inchiesta della Procura di Torre Annunziata sul voto di scambio alle elezioni che hanno visto la vittoria al ballottaggio del sindaco Giovanni Palomba. Piccirillo, secondo l'accusa, avrebbe rivelato l'arrivo dei colleghi poliziotti nei pressi del seggio Ipam a Giovanni Massella, uno degli organizzatori della compravendita insieme al consigliere eletto Stefano Abilitato e all'aspirante assessore Simone Onofrio Magliacano, tutti già condannati. Primi due testimoni dei pm Bianca Maria Colangelo e Giuseppe Borriello sono stati il luogotenente Pierluigi Sorrentino e il maresciallo Angelo Disanto, che hanno raccontato la genesi delle indagini condotte dai carabinieri. Depositati anche i tabulati telefonici che attesterebbero i numerosi contatti tra Piccirillo e Massella quel 10 giugno 2018. «Incontrai Massella alcuni giorni dopo e mi confermò che era lui quello ripreso nel video della compravendita. Così ha spiegato Sorrentino ho redatto un'informativa». «Lo stesso Massella ha aggiunto Disanto ha confermato i contatti con Piccirillo, che era candidato in una lista collegata a Palomba».

Piccirillo era presente in aula e l'accusa ha espresso parere negativo alla revoca dell'obbligo di dimora fuori da Torre del Greco. 
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