«Sospendete i licenziamenti. Lo chiedo, in nome di Dio Misericordioso, al Governo e alla Dirigenza della Whirpool, alla vigilia dell'incontro convocato dal Ministero del Lavoro per il 16 settembre. Circa quattrocento famiglie stanno vivendo un grave dramma, nella incertezza del presente e del futuro dello stabilimento di Napoli e, quindi, del posto di lavoro e del reddito conseguente. Sto seguendo personalmente questa triste e preoccupante vicenda». È l'appello lanciato dall'arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia.
«Non è pensabile - aggiunge il presule - né giustificabile che venga cancellata, come con un getto di spugna, una realtà industriale apprezzata per la qualità dei prodotti e per niente passiva.
«Un grazie profondamente sentito a Don Mimmo Battaglia per il suo appello, che non può restare inascoltato e in cui ci sono le ragioni che il 16 settembre ci faranno chiedere con forza al governo che ci sia una sospensione della procedura dei licenziamenti», afferma Giovanni Sgambati, segretario generale della Uil Campania, a proposito dell'appello dell'arcivescovo di Napoli rivolto a Draghi sul futuro dei lavoratori della Whirlpool.
«Siamo ben consapevoli - continua Sgambati - che in una fase come questa bisogna trovare soluzioni ragionevoli e non possiamo permetterci che prevalga l'arroganza e l'esasperazione»