Foqus, evento internazionale. Furfaro: «Educazione e ambiente, così cambiamo la scuola»

In arrivo esperti e studiosi da tutto il mondo

Rachele Furfaro
Rachele Furfaro
di Maria Chiara Aulisio
Giovedì 10 Agosto 2023, 09:55
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Un modo migliore per festeggiare la ricorrenza Rachele Furfaro non avrebbe potuto sceglierlo. Era il mese di settembre di dieci anni fa quando, con Renato Quaglia, inaugurò un progetto innovativo e sperimentale nell'ex istituto Montecalvario, cuore dei Quartieri spagnoli. Nasce così la fondazione Foqus, di cui è presidente, vero e proprio esempio virtuoso di rigenerazione urbana, duecento posti di lavoro conquistati fino a oggi e una strategia completamente diversa in tema di welfare e politiche sociali. Riparte da qui, la professoressa Furfaro, docente dal 78, esperta di pedagogia dell'apprendimento e di politiche culturali. Riparte da via Portacarrese a Montecalvario 69 dove dal 29 settembre al primo ottobre, le scuole "Dalla Parte Dei Bambini", Bolton Hope Foundation e l'Impresa sociale "Con i Bambini" organizzano "Gea", la prima edizione delle Giornate Educazione e Ambiente.

Di che cosa si tratta precisamente?
«Direi di un numero zero che ci piacerebbe rinnovare ogni anno.

Per adesso si traduce in tre giorni di conferenze, incontri, dibattiti, laboratori e workshop, ma anche spettacoli e performance, sui temi dell'educazione e dell'ambiente».

Chi potrà partecipare?
«Chiunque sarà benvenuto, sono incontri aperti alla città, ma è chiaro che ci rivolgiamo in particolar modo a studenti, insegnanti e genitori».

Ambiente in primo piano, dunque.
«Senza dubbio. E la scelta di affrontare questo tema ai Quartieri, un'area con la percentuale di verde per abitante più bassa d'Europa, rappresenta un segnale chiaro».

Un segnale che Foqus intende amplificare.
«Certo, vogliamo farci promotori di una seria riflessione sui rapporti tra educazione e ambiente, crisi climatica e modelli pedagogici, innovazioni didattiche e studi sulla sostenibilità di territori e ecosistemi».

Temi sui quali non potranno certamente mancare gli spunti.
«Non a caso abbiamo invitato esperti italiani e internazionali, sociologi, filosofi, studiosi delle crisi climatiche e dei fenomeni della dispersione e dell'abbandono scolastico, divulgatori scientifici e astronomi».

Un confronto dal respiro internazionale.
«Allarghiamo gli orizzonti, i relatori arriveranno da Stati Uniti, Messico, Honduras, Spagna, Gran Bretagna e Francia, saranno loro i protagonisti insieme con i migliori studiosi e docenti italiani e napoletani. Da Parigi aspettiamo il filosofo Edgar Morin, studioso e teorico della "complessità", una delle figure più autorevoli della cultura contemporanea».

Di che cosa parlerà?
«Qui Napoli terrà una lectio magistralis intitolata "Lezioni da un secolo di vita". Con lui anche molti protagonisti del dibattito più attuale sul presente e il futuro dell'educazione, della scuola e ovviamente dell'ambiente».

Ne citi qualcuno.
«Da Franco Lorenzoni a Mauro Ceruti, da Stefano Casarini Giulio Boccaletti, da Antonello Pasini a Scott Morrison, primo ministro australiano fino all'anno scorso. Poi ci saranno gli artisti. Ne ricordo solo qualcuno: Ermanna Montanari e Marco Martinelli, lei attrice, lui drammaturgo, Nicoletta Lanciano con il suo straordinario lavoro sul cielo, elemento ricco di storia e suggestioni troppo spesso dimenticato dalla scuola».

Dal programma si legge che sarà l'occasione anche per presentare alla città il nuovo polo educativo Eduqa. Di che cosa si tratta?
«Un nuovo complesso scolastico realizzato nell'ex istituto Montecalvario con una progettazione ispirata alle più moderne teorie educative europee che pongono al centro del programma l'ambiente e le metodologie della pedagogia attiva».

Come per Foqus un lavoro di squadra.
«Direi il risultato concreto della collaborazione tra le scuole "Dalla Parte dei Bambini", Bolton Hope Foundation, Impresa sociale "Con i bambini" e naturalmente Foqus».

Che scuola sarà?
«La prima in Italia a vocazione ambientale: i tanti insegnanti che lavoreranno con noi avranno seguito un triennio di formazione sulla cultura ambientale e sui metodi delle scuole attive sulla base di un programma curato dal Cnr e dai principali enti e atenei italiani impegnati su questi temi».

Quali sono i tempi del progetto?
«Eduqa è già pronta a partire ma si svilupperà pienamente nell'arco dei prossimi due anni. Prevede l'apertura di un nido per l'infanzia, una scuola d'infanzia, una primaria e una secondaria di primo grado, che porteranno nei Quartieri altri 500 tra bambini e ragazzi, protagonisti del più ampio programma di rigenerazione avviato da Foqus dieci anni fa. Senza dimenticare il recupero di edifici da tempo abbandonati».

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