Bagnoli, l'ultimo duello: il commissario Floro Flores a muso duro contro de Magistris

Bagnoli, l'ultimo duello: il commissario Floro Flores a muso duro contro de Magistris
di Valerio Esca
Domenica 10 Marzo 2019, 09:00 - Ultimo agg. 15:07
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«Invitalia ha già preso in carico e attuato tutte le modifiche al Praru dopo le prescrizioni del Mibact». Lo assicura il commissario di governo per Bagnoli Francesco Floro Flores, dopo il no del dicastero ad alberghi e strutture ricettive vista mare (come riportato ieri dal Mattino), con conseguente delocalizzazione degli edifici previsti nel programma in una zona più interna di Bagnoli.

Il commissario spiega come il soggetto attuatore del piano «abbia già operato in tal senso, non appena ricevuto il parere del ministero». Nessuna opposizione dunque alla decisione del Mibact da parte del commissario, che anzi ci tiene a sottolineare come la volontà sia rimasta quella di «accelerare i tempi per far partire le bonifiche».
 
La conferma di Floro Flores arriva a un giorno dalla cabina di regia per Bagnoli, che si terrà domani a Palazzo Chigi, e a poche ore dallo squillo di tromba del sindaco di Napoli de Magistris, che ieri mattina ha lanciato l'ultimatum al governo: «Dirò che siamo arrivati al game over. Adesso ha solo un obbligo: agire. Il governo ha firmato un accordo che deve attuare e deve far partire le bonifiche. Ho chiesto all'esecutivo di mettere in azione le ruspe per bonificare Bagnoli, ma ho l'impressione che stanno tirando un po' per le lunghe». Si prospetta infuocata la riunione fissata a Roma, dove si discuter delle modifiche al piano e dei tempi per il via alla rigenerazione dell'area. Proprio sulle bonifiche il Comune alza il tiro, preannunciando «mobilitazioni» in caso di ulteriori rallentamenti, con il rischio di arrivare allo strappo istituzionale: «Bisogna passare ai fatti ha ribadito l'ex pm -. Se non ci sarà una risposta chiara e ferma, visto l'accordo che il governo deve rispettare e attuare facendo partire i progetti di rigenerazione urbana, noi non avremo più ragioni di stare nella cabina di regia. Crediamo alle parole del ministro Lezzi, ma vogliamo che lunedì si traducano in fatti. Il tempo per parlare è finito». Le preoccupazioni del Comune si concentrano sull'azione del Mibact (di delocalizzare gli edifici a trazione turistico-alberghiera), che potrebbe rappresentare un intralcio sul futuro di Bagnoli. C'è chi a Palazzo San Giacomo si chiede se quella messa in campo dal ministero non possa essere una strategia per mascherare un problema di fondo del governo, relativo alla garanzia dei 400 milioni previsti per le bonifiche.

«Il sindaco sa bene che, da quando ci sono io, stiamo facendo tutto il possibile e anche l'impossibile per far partire le bonifiche replica Floro Flores -. Devo dire che sia da parte del Mibact, che del ministero dell'Ambiente c'è una grandissima sensibilità sul tema». Sui tempi Floro Flores ribadisce: «Senza il Praru certificato dalla conferenza dei servizi non possiamo far partire le gare. A un mese dalla cabina di regia di lunedì verrà convocata la conferenza dei servizi. In quella sede si potrà dare il via libera al programma. Credo che tra luglio e settembre si possa cominciare con le prime bonifiche dell'area».

Ieri mattina, intanto, al Modernissimo, de Magistris ha ripercorso insieme al giornalista Marco Travaglio le varie fasi del processo Why not. «Il tempo è galantuomo ha evidenziato il sindaco - ma non ti risarcisce di quello che ti è stato strappato. A distanza di dieci anni si è chiarito in modo definitivo che quelle inchieste, così delicate che arrivavano al cuore dello Stato, mi furono sottratte illecitamente al fine di procurarmi un danno e di procurare un vantaggio agli indagati. Contro di me usarono il tritolo istituzionale per fermarmi. La sottrazione delle inchieste fu una sconfitta dello Stato perché su quei fatti non si saprà mai la verità».
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