Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola presidente: «Pronto a ricandidarmi»

Il presidente della Camera di Commercio replica agli attacchi dei suoi avversari

Ciro Fiola è presidente della Camera di Commercio
Ciro Fiola è presidente della Camera di Commercio
di Valerio Iuliano
Martedì 22 Novembre 2022, 12:00
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«I nostri oppositori non hanno argomenti. Abbiamo ottenuto risultati a beneficio delle imprese, che nessuno aveva mai raggiunto nella storia dell'ente». Il presidente della Camera di Commercio Ciro Fiola replica agli attacchi dei suoi avversari.

L'ultimo in ordine di tempo è il segretario della Uil Sgambati, che ha rassegnato le dimissioni dalla carica di consigliere spiegando che «la consiliatura avrebbe dovuto essere un'occasione per il rilancio, ma così non è stato».

«Sono sorpreso dalle dimissioni di Sgambati, che sono arrivate dopo una telefonata in cui mi comunicava che avrebbe appoggiato la modifica statutaria.

La decisione di Sgambati è stata anche confermata da un'ulteriore telefonata del segretario della Cisl. Gli era stato chiarito che il voto per la modifica dello Statuto camerale era un atto normativamente dovuto e non una scelta di indirizzo politico». 

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Come si era conclusa la telefonata?
«Sgambati aveva garantito la sua collaborazione per l'approvazione delle modifiche, che sono necessarie per dare inizio alla nuova fase di rinnovo dell'ente ed evitare la paralisi che ha caratterizzato la precedente consiliatura. I sindacati avrebbero appoggiato la proposta di modifica dello Statuto, un atto istituzionale».

E poi?
«Sgambati non si è presentato alla seduta del Consiglio camerale. Ha fatto riferimento agli interessi delle imprese e dei lavoratori. Ma non ricordo interventi contenenti proposte progettuali. Le sue dimissioni mi lasciano perplesso. Ha parlato delle liti tra maggioranza e opposizione, ma in consiglio c'è una sola parte che litiga e quella parte non siamo noi. Ma Sgambati si è schierato dalla parte sbagliata. Avrebbe dovuto schierarsi a favore della maggioranza che amministra. In tutti i consessi pubblici accade che non ci sia accordo tra maggioranza e opposizione, ma non ci si dimette per questo motivo».

Ma tutta l'opposizione lamenta una gestione autoreferenziale da parte sua.
«Subiamo attacchi continui. L'opposizione non ha idee né argomenti. Mi sono sempre dovuto confrontare con una minoranza che ha strumentalizzato le sedute di consiglio. Loro dovrebbero proporre alternative anziché urlare come fanno di solito. Durante l'ultima seduta, un membro dell'opposizione ha proposto il rinvio. Abbiamo messo ai voti la proposta, che arrivava da una parte dell'opposizione. Contemporaneamente, l'altra parte ha cominciato a gridare allo scandalo accusandoci di voler sopprimere un punto all'ordine del giorno».

La minoranza contesta i risultati del suo governo. Che cosa risponde?
«Rispondo con i fatti. Per la prima volta dal 1808 abbiamo emanato bandi a favore delle imprese per decine di milioni. Prima di noi, le aziende non avevano mai ricevuto un centesimo».

Quali sono gli altri provvedimenti?
«Relativamente al Registro delle imprese, c'è stata la riduzione dei tempi di attesa della lavorazione delle pratiche a soli tre giorni. Prima di noi, ci volevano mesi. Abbiamo azzerato la burocrazia».

C'è altro?
«L'adesione al servizio Suap dell'80 per cento dei Comuni della provincia di Napoli. E ancora l'implementazione dei servizi on line di rilascio dei certificati di origine e di vidimazione dei registri di carico e scarico, un atto fondamentale per le imprese che esportano. E poi la realizzazione dell'evento Illuminiamo Napoli, che ha consentito, durante le festività natalizie del 2021, l'illuminazione di 145 km di strade. Tutte queste attività hanno restituito dignità ad una Camera che nel 2018 era paralizzata, dopo un lungo commissariamento. Ci spieghi l'Unione industriali che cosa hanno fatto, quando hanno governato loro».

L'anno prossimo ci saranno le elezioni. Punta alla riconferma?
«E chi non lo farebbe? Tutta la maggioranza punta alla riconferma». 

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