Camera di commercio di Napoli, duello Industriali-Fiola: ​la parola passa al Tar

Al centro della disputa la relazione previsionale e programmatica del 2023

Ciro Fiola, presidente Camera di commercio di Napoli
Ciro Fiola, presidente Camera di commercio di Napoli
di Valerio Iuliano
Sabato 12 Novembre 2022, 00:00 - Ultimo agg. 13 Novembre, 10:00
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Lo scontro è destinato a proseguire. Quello che si è consumato in consiglio camerale è solo uno dei tanti episodi di una vecchia disputa. Il conflitto tra il presidente della Camera di Commercio Ciro Fiola e l’opposizione guidata dall’Unione industriali ha origini piuttosto lontane, che risalgono alla sorprendente elezione dello stesso Fiola alla guida dell’ente camerale nel 2018. Lo schieramento di Fiola era guidato dall’Aicast, l’associazione industria, commercio, artigianato, servizi e turismo. 

Un’elezione che fu seguita da una lunga scia di veleni, con lo schieramento avversario che contestò lungamente le procedure di svolgimento della consultazione e, in particolare, la rappresentatività dell’Aicast, fino ad inoltrare numerosi ricorsi. E il leader appena eletto contrattaccò con una lunga serie di ricorsi. L’iter si concluse con la conferma dell’elezione di Fiola alla guida dell’ente di piazza Bovio. Ma la distanza tra i contendenti è rimasta invariata, durante la consiliatura in corso. Le accuse da una parte e dall’altra, durante e dopo l’ultima seduta del consiglio camerale, fanno presagire che non ci sarà una tregua.

In attesa della prossima seduta, in cui sarà di nuovo all’ordine del giorno la tanto discussa modifica dell’articolo 12 dello Statuto dell’ente, dalla quale erano scaturite le violente proteste dell’opposizione, pendono altri ricorsi al Tar relativamente alle nomine dei consiglieri eletti nello scorso mese di ottobre.

L’esito dei ricorsi potrebbe determinare un cambiamento degli equilibri tra maggioranza e opposizione in seno all’assemblea, attraverso la modifica del numero dei consiglieri dell’una o dell’altra parte. Al di là dei precedenti storici, restano, comunque, alcune differenze fondamentali tra i contendenti, emerse anche nell’ultima seduta del consiglio camerale. 


Tra gli argomenti principali al centro della disputa c’è la relazione previsionale e programmatica del 2023, presentata in consiglio, che, secondo l’opposizione, ricalcherebbe in buona parte quella degli anni precedenti, senza prevedere novità sostanziali, nonostante la crisi economica che grava su tutti i settori produttivi, alla luce della congiuntura internazionale e della crisi energetica. Già in sede di approvazione della manovra di assestamento di bilancio, nello scorso settembre, le forze di opposizione avevano manifestato forti perplessità sullo stanziamento di 30 milioni di euro a favore delle imprese, a causa della mancanza di preventivo confronto sugli impegni di spesa. La replica di Ciro Fiola sul documento contestato nell’ultima seduta di consiglio è, come sempre, molto dura. «Delle due l’una», spiega Fiola. «O non lo hanno proprio letto oppure non condividono il nostro stesso interesse a lavorare per la valorizzazione e lo sviluppo delle imprese. Abbiamo aggiunto 20 milioni di euro, che abbiamo recuperato dal precedente bilancio, ai 10 milioni già previsti, per comporre bandi a sostegno delle imprese, considerata la crisi economica - conclude Fiola - che si trovano a fronteggiare».

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Sullo scontro in atto, è significativo il parere del segretario della Uil Sgambati che rappresenta i sindacati nel parlamentino di Piazza Bovio: «Bene abbiamo fatto a mantenere in questi anni un atteggiamento super partes, mantenendo un profilo di equa distanza tra le diverse forze. È diventato insopportabile che la terza Camera di Commercio italiana si sia trasformata in un terreno di scontro permanente tra associazioni datoriali». Ieri si è chiuso il bando per i 10 alberi da piantare in 10 piazze della città, per le prossime festività natalizie. Al bando hanno partecipato due società. Lunedì si insedierà la commissione, che dovrà valutare i progetti.
 

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