Alla fine si è convenuto in un ultimatum: entro sette giorni tutti i partiti devono tirare fuori le liste. È il sunto della riunione della coalizione di centrosinistra di venerdì sera a Eccellenze Campane che il candidato sindaco Manfredi ha eletto come base organizzativa. Qui, attorno al desco, c'erano i rappresentanti di tutti i partiti, tranne il Pd impegnato nella festa dell'Unità di Agnano e Manfredi stesso all'iniziativa con il segretario nazionale Enrico Letta, a decidere il risiko delle prossime ore. E l'ultimatum deciso serve a far scoprire le carte a tutti i rappresentanti di partito.
«Chi non si presenta in tutte e 10 le municipalità non avrà il diritto di rivendicare presidenze», ha chiesto ad un certo punto, e poi ottenuto, Enzo Varriale rappresentante dei Moderati.
È un modo, quello dell'ultimatum, anche per sfoltire anzitutto le liste e i partiti. Una ventina per ora ma si dovrebbe chiudere, alla fine, a massimo 12-13 compresa la civica di Manfredi. E per ora ad avere una lista autonoma non sono moltissimi. Oltre a Pd e grillini ci sono i moderati, i Verdi, Centro democratico e la lista civica deluchiana. Sinistra italiana, Leu e socialisti invece andranno assieme mentre Italia Viva dovrebbe unirsi con Fare democratico. E così altri accorpamenti sono previsti per Più Europa che potrebbe accasarsi con i Liberaldemocratici. Mentre Azzurri per Napoli, la lista di ex forzisti, ha aperto le porte a Mastella.
Intanto questa settimana l'M5s inizia a gettarsi davvero, ventre a terra, per la campagna elettorale di Manfredi. Martedì, quindi, è previsto l'arrivo a Napoli della ministra Dadone mentre giovedì è il turno di Laura Castelli, vice ministra dell'Economia e delle Finanze, che a Napoli incontrerà con Manfredi alcuni imprenditori portuali.