I sondaggi del Mattino | Napoli, De Magistris avanti. Sfida ballottaggio M5S-Lettieri

I sondaggi del Mattino | Napoli, De Magistris avanti. Sfida ballottaggio M5S-Lettieri
di Paolo Mainiero
Mercoledì 24 Febbraio 2016, 08:28 - Ultimo agg. 17:43
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Luigi de Magistris davanti a tutti. Secondo è il M5s, al di là del nome del candidato. Gianni Lettieri è terzo e precede sia Valeria Valente che Antonio Bassolino, con lei che si fa preferire a lui. Al ballottaggio, ad oggi, andrebbero de Magistris e il mister (o la miss) X del M5s con il sindaco uscente a fare l'andatura. È l'esito del sondaggio che Euromedia Research, diretta da Alessandra Ghisleri, ha realizzato per Il Mattino. Per quanto riguarda le primarie, la Valente sarebbe di poco davanti a Bassolino. Secondo il sondaggio, il Pd sarebbe il primo partito a Napoli, stabili Forza Italia e il M5s. La vera sorpresa è la lista DeMa del sindaco de Magistris che Euromedia dà al 16 per cento.



Le rivelazioni sono state fatte il 16 febbraio su un campione di 1.000 unità stratificato per sesso ed età rappresentativo della popolazione maggiorenne. Come la stessa Ghisleri precisa, va considerato che ad oggi il quadro delle candidature è incompleto. Se de Magistris, da sindaco uscente, è un candidato naturale e se Gianni Lettieri (centrodestra) da mesi è in campagna elettorale, per il resto il parterre dei partecipanti è tutto ancora da definire e dunque ogni numero di oggi è suscettibile di variazioni domani. La rete del M5s non ha ancora scelto il candidato, mentre il centrosinistra deve attendere il 6 marzo. E il sondaggio, non a caso, parte proprio dalle primarie. Ad oggi il quadro è di un testa a testa tra Valeria Valente e Antonio Bassolino, con la giovane deputata in vantaggio sull'ex presidente della Regione.



Due i punti (47,3 contro 45,6) che separano i due candidati, punti che equivalgono a una forbice tra 1.000 e 2.000 voti. «La partita è più che mai aperta», osserva la Ghisleri.In effetti, vanno considerati vari aspetti. Il primo è che la quota di indecisi se andare a votare alle primarie e chi votare è molto alta (il 52,8) e rende il quadro fortemente instabile, tanto più che al 6 marzo mancano ancora dieci giorni. Dieci giorni non sono pochi. Dieci giorni di campagna elettorale, in una consultazione molto condizionata dalle dinamiche interne alle correnti di partito, possono modificare gli equilibri tra i due favoriti ma possono spostare l'attenzione anche sugli altri due candidati, Marco Sarracino del Pd e Antonio Marfella del Psi. Sarracino il sondaggio lo dà all'1,8 ma se si pensa, spiega la Ghisleri, che le rivelazioni sono state effettuate tra il 16 febbraio e il 20 febbraio e che si vota il 6 marzo (dunque altri dieci giorni per farsi conoscere) c'è da ritenere che il suo consenso possa crescere. Infine, va sottolineato che mentre il sondaggio monitora un voto perlopiù di opinione, alle primarie (e a Napoli forse più che altrove) conta molto anche il voto organizzato. Insomma, primarie più aperte che mai anche se la Valente, per quanto meno conosciuta di Bassolino, sembra riscuotere maggiore fiducia. Molto dipenderà, ovviamente, dall'affluenza, stimata tra i 35mila e i 50mila elettori.Il quadro che emerge dal sondaggio disegna uno scenario politico frastagliato. I poli sarebbero quattro, con il centrosinistra in leggerissimo vantaggio (24,9) sul M5s (23,7). Il Pd sarebbe il primo partito con il 23,9, in aumento di quasi tre punti rispetto alle regionali del 2015. Il centrodestra è sondato al 23,4, con Forza Italia che non si smuove dalla percentuale delle regionali. Noi con Salvini è all'1,2; le liste civiche di Lettieri al 4,1. Nel centrodestra è considerata Fratelli d'Italia, nell'ambito di un accordo nazionale che vale per le grandi città al voto. Tuttavia, va detto, c'è una specificità napoletana perchè Fdi non gradisce Lettieri, ha chiesto le primarie e non esclude la possibilità di correre da sola. In questo senso, è stato sondato come candidato a sindaco anche il deputato Marcello Taglialatela, dato all'1,5.



E de Magistris? La sua coalizione è data al 20,8, quasi tutto monopolizzato dalla lista DeMa che sarebbe al 16,8. Un risultato, spiega la Ghisleri, legato al fatto che de Magistris è sindaco in carica e che il giudizio verso di lui non è totalmente negativo. Anzi, il 43,8 per cento si ritiene soddisfatto del lavoro e dei risultati ottenuti dal sindaco e dalla sua giunta. Tra le altre liste di de Magistris, va segnalato il 2,1 di Rifondazione; l'1,4 di Sinistra italiana; lo 0,3 di Italia dei Valori, che fu il principale partito della coalizione nel 2011 ma che in maggioranza sosterrà il centrosinistra; lo 0,2 di Possibile di Pippo Civati. Completano lo schieramento di de Magistris la lista del presidente del consiglio comunale Raimondo Pasquino e tre liste meridionaliste. Infine, a proposito delle coalizione resta da sciogliere il nodo di Area popolare. Il rassemblement Ncd-Udc è sondato al 4,8 e in Campania i centristi sono spesso decisivi come ha confermato il voto delle regionali, quando l'improvviso spostamento da destra a sinistra è stato determinante per la vittoria di Vincenzo De Luca.

Ad oggi, Area popolare non ha ancora scelto con chi stare anche se tutto lascia pensare che alla fine andrà con il centrosinistra.In entrambe le ipotesi di voto considerate, de Magistris andrebbe al ballottaggio con percentuali intorno al 40 per cento. Detto che non c'è ancora il candidato unico del centrosinistra e non c'è il nome del M5s, ad oggi lo sfidante di de Magistris sarebbe un grillino, ma in un testa a testa con Lettieri (il valore del M5s, attribuito a un candidato sconosciuto, subisce, osserva la Ghisleri, fortemente l'influenza solo del partito e non quella del nome ad oggi non ancora definito. Pertanto il dato è da considerare instabile). Sembrerebbe invece fuori dal ballottaggio il centrosinistra, sia che le primarie le vinca la Valente sia che le vinca Bassolino (anche se la Valente supera Bassolino di un paio di punti). Completamente fuori dai giochi sono invece sia il deputato di Fdi Marcello Taglialetela (se Fdi dovesse correre da solo) sia Enzo Rivellini, ex europarlamentare del Pdl che si candida a sindaco con la lista civica Napoli capitale. Non sfugge un particolare, ovvero la differenza tra le percentuali dei candidati e quelle delle coalizione, con de Magistris che dà un forte valore aggiunto al suo schieramento. Gli altri candidati vengono dati al di sotto delle rispettive coalizioni.Agli intervistati è stato anche chiesto quale, tra i candidati sondati, potrà dare una svolta positiva e vera a Napoli.



Anche in questo caso, svetta de Magistris con il 32,9, davanti a Gianni Lettieri (11,4), Valente (9,7), Bassolino (4,9). Tuttavia c'è una quota di indecisi abbastanza alta, pari al 41,1. E de Magistris è anche ritenuto, con il 36,4 per cento, il candidato che secondo gli intervistati ha più possibilità di vincere le elezioni rispetto a Lettieri (18,5) e ai futuri candidati del centrosinistra e del Movimento Cinque Stelle.











 

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