Comunali a Napoli. «Io fondatore di Forza Italia voterò Bassolino, l'unico ad avere esperienza»

Comunali a Napoli. «Io fondatore di Forza Italia voterò Bassolino, l'unico ad avere esperienza»
di Adolfo Pappalardo
Mercoledì 1 Settembre 2021, 07:45 - Ultimo agg. 2 Settembre, 10:05
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«Voto Bassolino senza alcun dubbio: l'unico ad avere esperienza», dice subito, senza tanti giri di parole, non un elettore qualsiasi di centrosinistra ma Giuliano Urbani, uno dei padri fondatori di Forza Italia ed ex ministro della Funzione pubblica e dei Beni culturali. E proprio su Fi aggiunge: «Sono fuori dalla politica da tempo ma mi intristisce che Salvini ingoierà il mio vecchio partito».

Da un po' di tempo vive stabilmente a Napoli: come si trova?
«Benissimo. Per il clima, per la gente e per i tanti musei che posso visitare: un posto meraviglioso. E da un anno sono ufficialmente residente e potrò anche votare qui».

È vero che voterà Antonio Bassolino?
«Certo.

L'ho conosciuto durante il primo governo Berlusconi, nel 94, quando appena giurammo, sapemmo che c'era il G7 a Napoli ed eravamo preoccupati perché temevamo le manifestazioni dei disoccupati, le cui notizie avrebbero fatto il giro del mondo. E Berlusconi mi disse di venire a Napoli per parlare del problema con Bassolino che non conoscevo. E sbocciò una simpatia reciproca. Poi io ministro e lui governatore organizzammo la prima visita notturna di Pompei. In queste due occasioni abbiamo cementato il nostro rapporto che si è mantenuto anche per diversi incontri a Roma».

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E ora da residente lo vota come sindaco: non è un paradosso per uno dei padri fondatori di Forza Italia?
«Io appartengo alla categoria preoccupato del futuro del nostro Paese. Ho reagito molto male all'evolversi del populismo dei grillini, e non dico deluso perché sapevo dove si andava a finire, e non voglio che si ripeta l'errore di vedere al potere a Napoli una classe dirigente fatta di dilettanti e divisa al proprio interno».

L'altro candidato di centrosinistra è Gaetano Manfredi, ex ministro dell'Università.
«Il suo è un nome di tutto rispetto ma il problema non è chi fa il sindaco ma le maggioranze consiliari che lo sostengono. Credo si possa dare tutto il credito possibile a Manfredi ma nessuno, nemmeno marginalissimo e se non per incoscienza, a una maggioranza con i grillini».

Quindi meglio l'ex sindaco.
«C'è la possibilità di poter votare, e lo dico ai napoletani, un politico sperimentato, anche tenendo conto delle cose negative o di qualche manchevolezza del passato, che ha l'esperienza giusta per guidare Napoli. E non sarà mai condizionato dalla maggioranza come i suoi avversari. Senza alcuna esperienza per di più».

Non ci sono solo i grillini con Manfredi.
«Ha comunque una maggioranza variegata che può essere litigiosa e i grillini conteranno molto. E io non mi fiderei. Meglio quindi un politico di esperienza».
Vive da tempo a Napoli, cosa pensa del sindaco de Magistris?
«L'elenco di manchevolezze sarebbe lungo ma basti dire l'ultima: prendere i rifiuti di Roma è stata solo una mossa demagogica e i napoletani non meritavano tutto questo».

Da fondatore di Fi cosa pensa della federazione con la Lega?
«Forza Italia è solo Berlusconi e corre il rischio di farsi fagocitare dalla Lega di Salvini, sparendo completamente. È tristissimo: anche perché per anni mi sono sforzato di spiegare che non eravamo un partito personale. E invece è così».

Deluso?
«Molto perché avevamo promesso al Paese più liberalismo e non ci siamo riusciti. E imputo tutto a Berlusconi che ha azzeccato le mosse originarie ma non quelle successive, concentrato su se stesso senza pensare a una nuova classe dirigente che prendesse il suo posto. Peccato, perché poteva passare alla storia».

Non salva nessuno nel centrodestra?
«Il centrodestra, anche se vince le prossime politiche, perché il centrosinistra si è suicidato governando male, non ha classe dirigente. Oggi chi è brava e ha idee è solo Giorgia Meloni, per il resto, tranne Draghi, vedo poca qualità nel parlamento: roba da far venire i brividi...».
 

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