Coronavirus in Campania, De Luca chiude anche barbieri, parrucchieri e centri estetici

Coronavirus in Campania, De Luca chiude anche barbieri, parrucchieri e centri estetici
Martedì 10 Marzo 2020, 14:14 - Ultimo agg. 11 Marzo, 07:25
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Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, con propria ordinanza «visto il Dpcm 9 marzo 2020, recante Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020 n.6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID 19 - ha disposto con decorrenza immediata e fino al 3 aprile 2020, la chiusura degli esercizi pubblici di barbiere, parrucchiere, centri estetici».
 


Contestualmente, il presidente della Regione Campania ha lanciato un appello ai cittadini campani: «Non agitatevi a correre nei supermercati: il settore agricolo non si può fermare, i prodotti saranno sempre consegnati e non ci saranno crisi di approvvigionamento». De Luca, parlando a Radio Kiss Kiss, ha commentato le file che anche stamattina ci sono ai supermercati. «Ricordo - ha detto, anche con una battuta - che dalle limitazioni del governo sono esclusi i trasportatori alimentari. In questi giorni magari mangiamo di meno, siamo tutti in sovrappeso e cogliamo l'occasione per rimetterci in linea». De Luca ha ricordato che «le competenze sanitarie restano a noi Regioni all'interno delle regole del governo nazionale ma la gestione è affidata alle Regioni. Sarebbe impossibile diversamente ma ora c'è un rapporto molto chiaro tra governo e Regioni. Il governo ha preso provvedimenti lineari e sta facendo il suo dovere».

 

De Luca ha fatto poi una panoramica sui numeri del Coronavirus spiegando che «ad oggi ci sono 125 persone contagiate, un numero sostenibile e governabile. Ci sono anche 1.500 persone in isolamento domiciliare controllato grazie al lavoro efficace di prevenzione nei giorni scorsi. Tra i 125 contagiati la metà non ha sintomi forti e quindi sono a casa e curati dal medico di famiglia, mentre tra quelli ricoverati un 40% è negli ospedali, nei normali reparti di malattie infettive mentre in rianimazione c'è non più del 7% dei pazienti conclamati. Il nostro problema al momento è governabile ma stiamo lavorando per avere il raddoppio dei posti letto in terapia intensiva». Il governatore ha commentato anche gli aiuti ai settori economici più colpiti: «Ormai la situazione del Paese è equiparata, la ricaduta sui settori economici è uguale nella zona rossa e nelle altre zone. Pensiamo alle disdette di Ischia, Capri e Procida. Servono provvedimenti omogenei per tutta Italia per turismo, commercio, artigianato, ma restiamo anche lucidi, chiudere per due settimane non è una cosa positiva ma neanche una tragedia. Ai cittadini dico non guardiamo all'oggi ma pensiamo a tra due mesi quando saremo usciti dal tunnel e saremo tutti più sereni».

Si comunica poi che per i Centri di Riabilitazione della Campania l'attività può continuare con l'obbligo tassativo dell'uso di tutti i dispositivi di protezione previsti per gli operatori a contatto diretto con i pazienti, oltre alle misure generali di precauzione in vigore.

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