Coronavirus a Napoli, i sindacati tuonano:
«La salute dei lavoratori prima di tutto»

Coronavirus a Napoli, i sindacati tuonano: «La salute dei lavoratori prima di tutto»
Mercoledì 8 Aprile 2020, 16:40
2 Minuti di Lettura
«La salute e la sicurezza dei lavoratori deve venire prima di ogni cosa. Mentre si parla di riapertura, spesso anteponendo gli interessi economici alla salute dei lavoratori e dei cittadini,  le aziende attualmente aperte sono ancora troppe». E' quanto affermano i segretari generali di CGIL CISL UIL Napoli, Walter Schiavella, Gianpiero Tipaldi e Giovanni Sgambati, in merito alla richiesta fatta al Prefetto di Napoli affinché ci siano le dovute garanzie e controlli sui luoghi di lavoro Oltre a quelle inserite nella tabella allegata al DPCM del 22/03/2020 nella provincia di Napoli, circa 900 aziende hanno chiesto a vario titolo alla Prefettura di derogare alla chiusura. Un numero consistente, secondo CGIL CISL UIL Napoli, che ha reso necessario un attento lavoro di verifica sulle aziende. I sindacati danno atto alla Prefettura di aver risposto positivamente e tempestivamente alle richieste avanzate ma, nonostante l’impegno e la serietà dei controlli predisposti, che ha portato anche a vari provvedimenti di sospensione, le preoccupazioni sono ancora forti.
Infatti, tra le richieste fino ad ora esaminate da CGIL CISL UIL, pari al oltre la metà del totale, circa il 90% delle aziende non dà alcuna indicazione, nemmeno in termini di autocertificazione circa il rispetto delle condizioni di sicurezza. CGIL CISL UIL Napoli reclamano assoluto rigore e garanzie certificate che salvaguardino la salute dei lavoratori e dei cittadini.


LEGGI ANCHE Coronavirus in Campania, imprese no stop: quattromila aziende non hanno mai chiuso i battenti
© RIPRODUZIONE RISERVATA