Covid in Campania, sos D'Andrea: «Preoccupano conseguenze del blocco attività 'non urgenti'»

Covid in Campania, sos D'Andrea: «Preoccupano conseguenze del blocco attività 'non urgenti'»
Sabato 29 Gennaio 2022, 17:14 - Ultimo agg. 19:08
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«Giusto essere previdenti, ma non si può privilegiare l'assistenza dei contagiati Covid a danno della prevenzione e della formazione dei futuri medici». Lo dichiara, in un comunicato, il presidente nazionale del Collegio dei Professori dei Chirurghi Plastici Italiani, Francesco D'Andrea. Com'è noto, dallo scorso 10 gennaio, in seguito al forte aumento dei contagi da Covid e al conseguente incremento dei ricoveri, l'Unità di Crisi della Campania ha disposto la sospensione dei ricoveri programmati e delle attività ambulatoriali «non urgenti» sia medici che chirurgici presso le strutture sanitarie pubbliche, ad eccezione dei ricoveri per pazienti oncologici, oncoematologici, di pertinenza ostetrica, trapiantologica, nonché delle prestazioni salvavita.

Chirurgia estetica, i rischi tra errori e prezzi al ribasso

«In qualità di docente universitario e di medico - aggiunge D'Andrea, che è anche direttore del Reparto di Chirurgia Plastica ed Estetica del Policlinico Federico II di Napoli, direttore del Master di II livello in Medicina Estetica all'Università Federico II - sono preoccupato per le conseguenze negative che il blocco delle attività 'non urgenti' determina sulle attività formative dei futuri medici e sulle prestazioni sanitarie, specie quelle di tipo preventivo.

Inoltre, questo blocco potrebbe creare una forma di discriminazione sociale in quanto chi se lo può permettere si curerà privatamente, mentre chi non ha i mezzi economici per farlo dovrà inevitabilmente aspettare». 

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