De Magistris scarica la Clemente: «In politica grazie a me, voti incomprensibili e percorsi ambigui»

De Magistris scarica la Clemente: «In politica grazie a me, voti incomprensibili e percorsi ambigui»
Lunedì 28 Marzo 2022, 14:39 - Ultimo agg. 18:02
3 Minuti di Lettura

«Scelte non condivise con il movimento e con la coalizione, contatti politici sempre più di natura personale, percorsi ambigui e mai chiariti». Così il movimento Dema, fondato e presieduto dall'ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris, qualifica il comportamento post voto in Città metropolitana di Alessandra Clemente, già assessore comunale nelle Giunte di de Magistris e dallo stesso individuata come candidato sindaco di Napoli alle elezioni amministrative dello scorso ottobre.

Alle elezioni del Consiglio della Città metropolitana di Napoli, secondo ricostruzioni di stampa basati sull'analisi del voto, Alessandra Clemente avrebbe espresso la sua preferenza a favore di un candidato del Movimento 5 Stelle e non della lista «Comuni protagonisti» sostenuta dalla sua coalizione. 

Secondo il movimento Dema, riunito ieri in assemblea, «questo è apparso subito incoerente avendo contribuito in modo determinante alla sua candidatura ed elezione. Senza Luigi de Magistris - questo il senso di alcuni interventi - il percorso politico della Clemente, da assessora prima e da candidata sindaca poi, non sarebbe esistito. Il nostro cammino umano e politico è sempre stato caratterizzato dal noi e non dall'io. L'esito delle elezioni in Città Metropolitana ha posto l'esigenza di chiarire le scelte di voto della Clemente che sembrerebbero essere state indirizzate verso la maggioranza, fatto incompatibile per chi, appena 5 mesi fa, era candidata alternativa a Manfredi e Maresca. Non abbiamo ricevuto alcun chiarimento né sul voto da lei espresso, né sulle notizie di stampa, mai smentite, che la vedrebbero impegnata in un'attiva ed avanzata interlocuzione col Movimento 5 Stelle, e dunque con la maggioranza, circostanza di per sé incompatibile con la nostra coalizione».

Secondo Dema, «l'analisi dei dati e le minuziose ricostruzioni giornalistiche ci rimandano a un dato di poca chiarezza sul comportamento assunto da chi avevamo sostenuto alla guida della città quale espressione di una straordinaria esperienza libera, autonoma, indipendente e di contrasto alle forze di governo del Paese.

Abbiamo rispettato il tempo del silenzio per un chiarimento, per risposte a domande che abbiamo il dovere di dare a tutte e tutti coloro che hanno sostenuto tale esperienza. Tuttavia non abbiamo ricevuto alcun elemento di chiarezza che possa giustificare o dare senso a quanto accaduto. Noi - conclude una nota del movimento Dema - siamo sempre le stesse e gli stessi e ci prepariamo per un futuro di lotte con la nostra coerenza e credibilità, prendiamo pertanto atto con amarezza di quanto accaduto e del comportamento assunto da chi avrebbe dovuto rappresentarci e che si è posta fuori da un percorso collettivo perseguendo obiettivi personali». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA