Di Maio chiude la campagna elettorale
a San Paolo a sostegno di Nappi

Di Maio chiude la campagna elettorale a San Paolo a sostegno di Nappi
di Nello Fontanella
Venerdì 18 Settembre 2020, 20:54
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Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e un manipolo di parlamentari,guidati dal vice ministro Laura Castelli, per chiudere la campagna elettorale di Michele Nappi,candidato sindaco M5s a San Paolo Bel Sito, 3mila votanti e tre liste in corsa per conquistare i seggi di maggioranza. Prima di Di Maio erano arrivati  il ministro del lavoro e delle attività produttive, Nunzia Catalfo, quello all’Ambiente Sergio Costa e quello dello Sport  Vincenzo Spadafora. Qui dove il Movimento corre da solo con una lista di giovani composta da 9 elementi sui 12 previsti. Recovery fund, taglio dei parlamentari, ristrutturazione casa con bonus 110% e reddito di cittadinanza i temi toccati da Di Maio. 《Dobbiamo pretendere che i comuni impieghino in lavori di pubblica utilità i precettori del reddito di cittadinanza》, ha detto Di Maio prima di lasciare il piccolo centro del nolano.

Michele Nappi deve fare i conti però con gli altri  due competitor in corsa per la fascia tricolore: Raffaele Barone che guida la lista "Uniti per il Bel Sito", sostenuto anche dal Pd che riconosce nella figura dell’avvocato del foro di Nola doti di leader politico, capace di amministrare il piccolo centro del nolano nell’interesse esclusivo della comunità. Con lui  candidati consiglieri anche il sindaco uscente Manolo Cafarelli e il segretario cittadino del Pd Benedetto Cava. 

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Il terzo candidato è un nome e volto noto per essere già stato sindaco del piccolo centro del nolano: Raffaele Riccio che guida la lista "San Paolo Riparte". Riccio ha ceduto la poltrona di primo cittadino proprio a Manolo Cafarelli. Oggi si ripresenta con una lista composta da buona parte della maggioranza uscente. Intanto a poche ore dall'apertura dei seggi, la Corte di Appello di Napoli, su segnalazione dell'ente e relazione del Comando Polizia Municipale, ha revocato la nomina ad uno dei tre presidente di seggio designato, Raffele Curcio, poiché "pubblicamente schierato in entrambe le competizioni e la sua abitazione è stata anche indicata quale sede del Comitato elettorsle di uno dei candidati alle elezioni amministrative". Per la Corte di Appello non ricorrono dunque "le condizioni di neutralità e trasparenza che un presidente di seggio dovrebbe fare proprie". Raffaele Curcio ha presentato richiesta di accesso agli atti. "Anche un altro presidente è schierato", dice. La questione avrà sicuramente un seguito.

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