Roberto Fico a Napoli, “avviso” a Letta: «Fine del campo largo, niente accordi col Pd»

Roberto Fico a Napoli, “avviso” a Letta: «Fine del campo largo, niente accordi col Pd»
di Dario De Martino
Sabato 17 Settembre 2022, 23:45 - Ultimo agg. 19 Settembre, 07:25
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«Con questo Pd non ci sono le condizioni per andare avanti» e la «scissione di Di Maio è il passato, non esiste più». Porte chiuse da parte di Roberto Fico a tutti i vecchi compagni di viaggio. Il presidente della Camera uscente, uno dei fautori di quel campo largo poi abbandonato proprio alla vigilia del voto, non lascia alcuno spiraglio per una ripresa del dialogo del fronte progressista. Pur non essendo candidato (ha esaurito i due mandati permessi dal partito pentastellato) Fico resta ancora una delle voci più ascoltate del Movimento, in particolare all’ombra del Vesuvio. Proprio per questo, a Napoli, la sua netta chiusura ha destato un po’ di sorpresa negli ambienti Pd. Anche perché con i vertici del Pd napoletano, Fico conserva rapporti ottimi. Forse proprio per questo il numero uno di Montecitorio, nel suo intervento a Rtl 102.5, ha chiarito che per quanto riguarda il governo della città non ci saranno cambiamenti: «Su alcune situazioni locali, come a Napoli, abbiamo lavorato insieme e lì rimaniamo in alleanza», dice, facendo tirare un sospiro di sollievo anche a Gaetano Manfredi. Sul piano nazionale, però, la chiusura è netta: «In questo momento non ci sono margini di accordi o condivisioni. Non ci sono possibilità. Con questo Pd, non siamo riusciti ad andare insieme alle elezioni e oggi così rimangono le cose». 

Un concetto che per Fico vale anche per il dopo voto. Tanto che, rispetto all’ipotesi di nuovo Governo con maggioranza “larga” dopo le elezioni, aggiunge: «Dobbiamo avere un Governo politico. La legge elettorale non è una buona legge, è stata fatta ad arte nel 2017 per favorire le aggregazioni perché il M5S correva da solo. Ma è molto importante avere governi politici per chiarire responsabilità e meriti». A far storcere il naso ad alcuni esponenti del centrosinistra è il fatto che Fico abbatte anche una delle leve su cui, in maniera diretta e meno diretta, la coalizione di centrosinistra sta battendo in campagna elettorale: «Dire che se vincono la destra e Meloni torna il fascismo una stupidaggine. Va fatta una battaglia politica sui programmi». Il tutto accade mentre in casa Partito democratico ci si prepara per l’arrivo a Napoli di Enrico Letta. Il segretario nazionale dei Dem arriverà domani sera in città.

Alle 20,30 candidati e militanti del Pd si ritroveranno alla Stazione marittima. In prima fila il governatore Vincenzo De Luca e il ministro della Cultura Dario Franceschini insieme agli altri candidati partenopei guidati dal segretario metropolitano del partito Marco Sarracino. Non dovrebbe esserci, invece, l’altro ministro candidato in città, Roberto Speranza. Il numero uno dei dicastero della Sanità, però, raggiungerà Letta il giorno dopo a Portici. Il segretario, infatti, resterà a Napoli e martedì parteciperà ad un dibattito con lo stesso Speranza e con Pierluigi Bersani al teatro De Filippo nel comune vesuviano. 

Tema centrale della due giorni di Letta nella capitale del Mezzogiorno sarà ovviamente il Sud. La questione meridionale, come si sarebbe chiamata una volta, è tornata centrale per il centrosinistra. Questione, ovviamente, anche di calcolo elettorale. È oltre il confine del Garigliano, dove la Lega è meno forte, che il distacco col centrodestra si può provare a ricucire. E non a caso anche Luigi Di Maio, presenza fissa nella sua Napoli in questi giorni, punta forte su questo tema: «Giorgia Meloni non si fa vedere a Napoli perché vuole abolire il reddito di cittadinanza, vuole togliere soldi al Sud ed è alleata con chi vuole portare i ministeri al Nord», dice prima di attaccare il centrodestra sul caro-bollette, altro suo cavallo di battaglia. 

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Per il centrosinistra, però, uno dei nodi, proprio al Sud, è il Movimento 5 Stelle. Lo ha fatto notare ancora Fico mandando una stoccata all’ex alleato Luigi Di Maio: «Se Impegno civico fa perdere voti al M5S? Mi sembra il contrario guardando i sondaggi, il M5s è in crescita in tutto il Paese, al Sud e soprattutto a Napoli dove ci poteva essere la maggiore forza di Impegno civico. La scissione - chiosa Fico - per il Movimento è il passato, non c’è neanche il dibattito, non esiste più». Insomma, altro che campo largo. Il clima tra M5S e centrosinistra, anche a Napoli, è sempre più acceso. A tutto vantaggio del centrodestra. 

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