Fase 2, gli imprenditori di Roma e Napoli faccia a faccia con Patuanelli: «#Iononvogliofallire»

Fase 2, gli imprenditori di Roma e Napoli faccia a faccia con Patuanelli: «#Iononvogliofallire»
Domenica 3 Maggio 2020, 16:12 - Ultimo agg. 16:26
3 Minuti di Lettura

Gli organizzatori della manifestazione che il 4 maggio avrebbe coinvolto le città di Roma e Napoli incontreranno il ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e il viceministro dell’Economia e delle Finanze Laura Castelli.
 
C’è una svolta importante alla vigilia della manifestazione che lunedì 4 maggio avrebbe visto protagoniste le due grandi piazze di Roma e Napoli, gemellate, allo stesso orario, con gli imprenditori della Capitale riuniti davanti Montecitorio e gli imprenditori partenopei riuniti davanti alla prefettura, in piazza Plebiscito. Richiesta: soluzioni concrete e rapide al governo.
 
Ecco la svolta. Lunedì 4 maggio, alle 11, presso il ministero dello Sviluppo Economico, una delegazione di Insieme uniti, movimento apartitico organizzatore delle due piazze,  porterà all'attenzione del governo le istanze di imprenditori, partite iva e dipendenti italiani, con la richiesta di ritrovarle nel prossimo Dpcm di maggio 2020. La delegazione incontrerà il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e il viceministro dell’Economia e delle Finanze Laura Castelli.
 
«Abbiamo fatto tanto rumore tra Roma e Napoli e siamo riusciti, per ora, ad andare ben oltre la piazza! E a raggiungere l’obiettivo per cui saremmo scesi a manifestare, ovvero: farci ascoltare! – si legge nel messaggio divulgato nei gruppi WhatsApp in cui erano confluiti numeri enormi di persone e pubblicato sulla pagina Facebook ufficiale Insieme Uniti –.Ovviamente, tutto questo non esclude che, qualora le nostre richieste non vengano accolte, si procederà con l’organizzazione di una nuova manifestazione! Non molliamo niente e faremo attenzione al loro operato, perché vogliamo che alle nostre richieste ci sia un seguito concreto e non ci accontenteremo di semplici promesse!»
 


Nel contempo è stata lanciata una petizione per la raccolta di firme su Change.org, con l’esposizione dei punti che saranno portati all’attenzione di Patuanelli e Castelli: finanziamento standard (100% garantito dallo Stato) elevato fino a un massimo di 100miola euro in assenza di valutazione creditizia; riconoscimento di un contributo forfettario a fondo perduto di importo pari al 2% dei ricavi aziendali relativi all’anno 2019 per ciascun mese, o frazione di mese, di chiusura attività imposta per emergenza Covid-19 a decorrere da marzo 2020, erogato, in assenza di valutazione creditizia, previa presentazione di domanda (modulo semplificato) presso istituto bancario e con le medesime formalità semplificate del finanziamento standard; riconoscimento, a decorrere dal mese di marzo 2020 e per l'intero periodo di emergenza Covid-19, di credito d'imposta pari al 60% dell'ammontare dei canoni di locazione aziendali (ancorché non già corrisposti alla proprietà) desunti dai relativi contratti di locazione; riconoscimento della facoltà di ricorrere alla Cassa Integrazione con le procedure semplificate, prolungandone il periodo di possibile utilizzo fino alla fine delle restrizioni imposte dal governo e, comunque, sino al 31/12/2020 con esonero dal versamento dei contributi dei dipendenti con effetto da marzo a dicembre 2020; congelamento biennale (2020-2021) dei pagamenti del monte debiti tasse con Agenzia delle Entrate, per il quale siano in corso rateizzazioni e ravvedimenti. Congelamento biennale (2020-2021) della rottamazione Agenzia delle Entrate; anno bianco fiscale 2020 per le piccole e medie imprese e le persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni, la cui attività di impresa è stata danneggiata dall’emergenza, con riduzione immediata delle aliquote Iva al 50% di quelle attualmente vigenti, onde incentivare i consumi, sino al 31/12/2021 (nuove aliquote 2%, 5% e 11%). 

© RIPRODUZIONE RISERVATA