Napoli, marcia per la pace con i fondi della Regione: Lega-Fdi all’attacco

Napoli, marcia per la pace con i fondi della Regione: Lega-Fdi all’attacco
di Valerio Esca
Sabato 15 Ottobre 2022, 23:57 - Ultimo agg. 17 Ottobre, 08:05
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La Regione Campania impegna 300mila euro per la manifestazione pacifista del 28 ottobre e l’opposizione grida allo scandalo. L’iniziativa, che il governatore Vincenzo De Luca ha promosso a piazza Plebiscito per «chiedere l’immediato cessate il fuoco» nel conflitto tra Russia e Ucraina, continua a far discutere. Prima De Luca è stato tacciato «di ambiguità» per non aver preso immediatamente una posizione pro-Ucraina, adesso gli avversari gli sparano contro a palle incatenate per aver messo a disposizione fondi destinati all’organizzazione dell’evento. Nell’atto di giunta si legge: «La giunta delibera di partecipare alla manifestazione per la pace, anche con il coinvolgimento delle scuole interessate, attraverso un impegno di risorse fino ad un massimo di 300mila euro». La cifra stanziata - per consentire alle scolaresche di prendere parte alla manifestazione coprendo le spese del trasporto - potrebbe anche essere inferiore in quel caso parte dei fondi resterà nelle casse dell’Ente. 

L’assist è troppo ghiotto e dalla Lega fino a Fratelli d’Italia, passando per i Moderati, il coro è unanime: «Speculare sull’altissimo valore della pace tra i popoli per diventare segretario del Pd, è una manovra così bassa che non ci saremmo aspettati nemmeno da uno come De Luca - tuona Severino Nappi, capogruppo regionale del Carroccio - Il governatore, però, torna a superarsi arrivando a utilizzare gli studenti - che lui stesso aveva abbandonato durante la pandemia tenendo chiuse le scuole più che in altre parti d’Italia - come claque da “parata sovietica”, e per portarli in piazza impegna 300mila euro di soldi pubblici. Vogliamo ricordare che ciò avviene nella regione con la dispersione scolastica tra le più alte del Paese e dai numeri drammatici sul fronte dell’istruzione». E annuncia: «Al riguardo presenterò apposita interrogazione consiliare per fare piena luce sulla vicenda». Il senatore di FdI Antonio Iannone attacca: «De Luca si scopre pacifista ed impegna 300mila euro della Regione per le sue amenità. È ridicolo, non sa più a che Santo votarsi per distogliere l’attenzione dai suoi fallimenti: Sanità al collasso, trasporti pubblici inesistenti, dissesto idrogeologico che sommerge di fango i territori alle prime piogge. Un disastro totale per il quale i cittadini vorrebbero marciare contro di lui». «Tutti aneliamo alla pace - aggiunge - ma la sua strumentale manifestazione è solo una “marchetta” che vuole anche pagare con i soldi della comunità, come al solito». «La scelta della Regione Campania di stanziare 300mila euro per la manifestazione per la pace è del tutto inconcepibile» incalza Pino Bicchielli, deputato salernitano di Noi Moderati.

Da Palazzo Santa Lucia nessuna replica ufficiale. Si fa riferimento alla delibera, dove è richiamato l’articolo 1 dello Statuto regionale. 

Secondo il quale l’Ente «ispira la propria azione ai principi della democrazia, dello stato di diritto e della centralità della persona umana. Garantisce e promuove i principi di uguaglianza, solidarietà, libertà, giustizia sociale e pari opportunità tra donne e uomini. Partecipa alla promozione della pace con iniziative legislative di informazione ed educazione in conformità al principio costituzionale del ripudio della guerra quale mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. La Regione contribuisce al mantenimento di tali valori nel rispetto e con il contributo delle diversità e delle minoranze». Come a dire: «Ci siamo semplicemente rifatti allo Statuto». Oltretutto un evento come quello che si terrà a piazza del Plebiscito (appuntamento fissato per le 11) necessita di un’organizzazione complessa: palco, service audio, transenne, Protezione civile, servizi sanitari, di sicurezza e vigilanza, bagni chimici. 

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L’ex sindaco di Salerno ha poi rivolto un diktat alle scuole. Una sorta di tentativo di evitare «ammuina» utilizzando il gergo deluchiano. Il vademecum prosegue: «Qualora la scuola avesse necessità di bus per far fronte ai trasferimenti dalla propria sede verso Napoli, dovrà indicarlo nel modulo di adesione». È stato chiarito che «le uniche bandiere ammesse durante la manifestazione sono quelle della pace oltre ad eventuali rami di ulivo per gli adolescenti i bambini più piccoli». Gli striscioni eventualmente preparati dalle scuole «devono riferirsi ad uno dei seguenti slogan: costruire la pace, fermare l’atomica, per un cessate il fuoco immediato». 

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