Gli industriali partenopei hanno un nuovo Consiglio direttivo, ricostituitosi dopo più di un lustro. I nomi che ne fanno parte sono quelli previsti, tuttavia spicca l’assenza, tra i past president, di due ex leader di Palazzo Partanna, ovvero due industriali di rilievo come Gianni Lettieri e Paolo Graziano. «Del Consiglio direttivo - si legge in una nota dell’Unione - fanno parte il presidente Maurizio Manfellotto e gli altri componenti del Consiglio di presidenza, ovvero i vicepresidenti».
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Tra i vice di Manfellotto figurano Renzo Iorio, Costanzo Jannotti Pecci, Carlo Palmieri, Giancarlo Schisano, Francesco Tavassi, Alessandro Di Ruocco, leader dei Giovani Imprenditori, e Anna Del Sorbo, presidente del Gruppo Piccola Industria.
Nel direttivo compaiono, dunque, in qualità di past president, tre dei leader dell’Unione Industriali dell’ultimo ventennio. Ma nello stesso gruppo mancano Gianni Lettieri - attuale patron di Atitech e numero uno dell’Unione per sei anni, dal 2004 al 2010 - ed il suo successore Paolo Graziano, uno degli artefici della ricomposizione del dialogo tra gli industriali e presidente dal 2010 al 2014. Secondo indiscrezioni che trapelano da Palazzo Partanna, l’esclusione di Lettieri in particolare sembrerebbe legata alla verifica dei requisiti tecnici necessari per assumere incarichi in seno all’Unione. La verifica è in corso - da parte degli organismi deputati - e la posizione di Lettieri è quindi da definire. Tuttavia non è impossibile che Lettieri venga reintegrato nel direttivo. Il leader di Atitech ha ancora la possibilità di rientrare. Restano, comunque, le distanze già determinatesi in passato tra lo stesso Lettieri e l’Unione Industriali. Bisognerà capire se ci sono ancora i margini per ricucire lo strappo tra le due parti. La ricostituzione e l’insediamento del direttivo è scaturita dal recente annullamento, da parte del presidente della Confindustria Carlo Bonomi, dell’Advisory Board, un organismo che, peraltro, non era mai stato costituito a Napoli. «Tra i compiti del Consiglio direttivo - spiegano da Palazzo Partanna - figurano l’elaborazione delle strategie di medio e lungo periodo e dei posizionamenti dell’Associazione, attraverso l’analisi dei contesti di riferimento, l’approfondimento di problematiche e priorità, l’ascolto di bisogni e aspettative della base associativa».