Pd, effetto Schlein: boom di tesserati anche in Campania

A Napoli 200 adesioni in poche ore

Elly Schlein
Elly Schlein
di Adolfo Pappalardo
Sabato 11 Marzo 2023, 09:22 - Ultimo agg. 12 Marzo, 09:32
4 Minuti di Lettura

Non solo le iscrizioni ma anche i messaggi che sono tutti dello stesso tenore. Eccoli: «Mi iscrivo per Elly, per la ventata di nuovo»; «È la prima volta che prendo la tessera Pd: prima era troppo lontano dai valori di sinistra»; «Mi iscrivo per contribuire alla rinascita di una sinistra moderna»; «Speriamo che faccia uscire la Campania dallo stallo prodotto dai baroni delle tessere».
Sono solo alcuni dei messaggi arrivati dalla Campania sulla piattaforma delle iscrizioni democrat che accompagnano le nuove iscrizioni. Tutte legate, e fidelizzate, a quanto pare verso la nuova segretaria nazionale del Pd. E se in un paio di giorni in tutta Italia si sono sfiorate 4mila iscrizioni in poche ore in tutta Italia, in Campania sono più di 300. E continuano ad arrivare.

«Ho il piacere di annunciare che abbiamo riaperto il tesseramento, invito il popolo delle primarie ad entrare in questa comunità democratica». È bastato questo annuncio, domenica scorsa nel salotto tv di Fabio Fazio, della Schlein per far impennare le iscrizioni al Pd. Con moltissimi militanti o simpatizzanti di sinistra che entrano nel partito per la prima volta o rinnovano l'iscrizione dopo anni. Grazie al nuovo corso impresso dalla segreteria che, secondo i sondaggisti, ha fatto prendere quasi 3 punti al Pd nelle ultime rilevazioni.
Con Napoli, dove la Schlein ha vinto sia al voto degli iscritti (ma di misura) che a quello aperto a tutti, che si ritrova in poche ore con 200 tesserati in più.

Pochi? Molti? Vedremo nelle prossime ore anche se tutti, in particolare la mozione della segretaria, lo vedono come un efffetto salutare.

Ma non solo Napoli. Una trentina di nuovi iscritti si registrano sia a Benevento che ad Avellino mentre a Salerno, roccaforte del governatore De Luca sostenitore dello sconfitto Bonaccini, ci sono 68 nuovi militanti democrat. Tutte iscrizioni passate per la piattaforma nazionale. Come il giornalista Sandro Ruotolo che si è iscritto due giorni fa per la prima volta: «Mi sono iscritto al nuovo Pd. C'è aria di cambiamento anche nella nostra regione dove bisogna mettere alle spalle il partito delle tessere gonfiate e dei pacchetti di voti».

Video



Intanto domattina a Roma si riunisce l'assemblea che dovrà eleggere il presidente nazionale (in pole rimane Bonaccini) e votare la nuova direzione. E c'è molta attenzione sulla composizione dei gruppi dirigenti perché su 600 delegati la Schlein può contare su numeri non enormi (333 contro i 267 del suo sfidante) e su cui pesano i membri di diritto dell'assise (dagli ex premier ai segretari di città metropolitane).

Tutto è focalizzato, quindi, sulla direzione, l'organo di indirizzo politico che svolge le sue funzioni con il voto a maggioranza assoluta su mozioni e ordini del giorno. In totale 124 membri di cui metà eletti dall'assemblea, gli altri indicati dai livelli regionali, compresa la circoscrizione estero, tra amministratori locali e rappresentanti delle federazioni provinciali e dei circoli, «nel rispetto del pluralismo politico, congressuale e della rappresentanza di genere», recita lo statuto. E su quest'ultima quota alla Campania spettano 6 membri, di cui 4 per la mozione Schlein e 2 per Bonaccini. In quota segretario dovrebbero sedere in direzione Marco Sarracino, l'assessore Teresa Armato, Sandro Ruotolo e un altro ancora da decidere. Più complicata invece la ripartizione dei due posti in quota governatore dell'Emilia. Tutti o quasi i sostenitori campani infatti aspirano a quel posto in direzione anche se non si sono candidati all'assemblea. Dai consiglieri regionali (che hanno tutti sostenuto lo sfidante della Schlein) passando per gli ex parlamentari Lello Topo e Umberto del Basso de Caro o l'ex segretaria regionale Susy Tartaglione. Questione tutta interna alla mozione campana per capire chi andrà a sedere in direzione. Ma sui due posti, un uomo e una donna, uno andrà sicuramente al presidente del consiglio comunale Enza Amato. La prossima settimana, invece, sarà il turno degli incarichi apicali, quelli di segreteria. E qui è ormai certo il ruolo di responsabile nazionale dell'organizzazione per Marco Sarracino, parlamentare e segretario napoletano uscente; per Sandro Ruotolo, invece, si profila una delega per la legalità.

E un minuto dopo le nomine a Roma a Napoli la discussione si reincanalerà sui congressi locali dove, prima del voto nazionale dei gazebo, si era concordato per una candidatura unitaria di matrice Bonaccini sia per il regionale che per la Federazione. E se per l'ultima casella non dovrebbe cambiare l'indicazione per Peppe Annunziata, fedelissimo del capogruppo Mario Casillo, la strada potrebbe diventare più ardua per il regionale. Lì dovrebbe andare, in quota maggioranza deluchiana, Rosetta D'Amelio. Ma il nuovo corso del Nazareno potrebbe far saltare tutto con la scusante delle questioni burocratiche: perché il congresso è stato convocato senza la Federazione di Caserta. E ieri, guarda caso, il congresso è stato di nuovo spostato: ora è 23-26 marzo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA