Regionali Campania 2020, la carica degli ex onorevoli: dalla Camera alla Regione

Regionali Campania 2020, la carica degli ex onorevoli: dalla Camera alla Regione
di Luigi Roano
Lunedì 7 Settembre 2020, 09:00
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Dal Parlamento al Consiglio regionale: sono 11 gli ex onorevoli che ci riprovano a rientrare in politica. Sono partiti alla conquista di uno scranno nell'Aula del Centro Direzionale, meno confortevole di quelle della Camera dei Deputati o del Senato, ma pur sempre garantisce uno stipendio quasi uguale a quello da deputato o senatore, perché sono briciole quelle che mancano. Un cambiamento - passare da Roma al Centro Direzionale - che di certo però porta qualche problema in più rispetto ai lavori della Capitale dove il rumore della vita che c'è intorno ai palazzi della politica si infrange sui vetri molto spessi delle finestre. Il consigliere regionale della Campania deve dare conto a 6 milioni di cittadini che sanno dove andare a fargli visita se si dovessero sentire abbandonati. Una regione che ha come capoluogo Napoli non può essere ignorata da un eletto del popolo che il territorio - volente o meno - lo deve battere se vuole effettivamente stare al servizio della comunità e coltivare il sogno della riconferma.

TUTTI I CANDIDATI E LE LISTE 

Di questi 11 ritorni all'emozione della candidatura, 4 sono tra le fila del Pd, 2 in Iv, 2 in Campania libera, uno in Fare democratico e appoggiano l'uscente governatore Vincenzo De Luca. Infatti quasi tutti provengono da Salerno o dalla sua provincia. Gli altri due sono nell'Udc e in Fratelli d'Italia e sperano nella rimonta del candidato di centrodestra Stefano Caldoro. Partiamo dalla foltissima pattuglia dem. Da un veterano come Domenico Tuccillo detto Mimmo, come si leggerà sulla scheda elettorale. Tre volte deputato - dal 1996 al 2008 - sempre a rappresentare i moderati, nasce nei Popolari per poi transitare nella Margherita fino ad arrivare al Pd, è stato fermo un giro. Tempo libero, si fa per dire, che ha impiegato dedicandosi come sindaco alla sua città: Afragola. Quindi Simone Valiante - originario di Cuccaro Vetere in provincia di Salerno - viene eletto deputato nel 2013 e scelto come responsabile nazionale dell'Ambiente del Partito Democratico. Figlio di Antonio Valiante, più volte assessore e consigliere regionale fino a diventare vice di Bassolino. Arriviamo a Massimiliano Manfredi, originario del Nolano, 47 anni, sbarca alla Camera dei deputati nel 2013 dove attraversa tre stagioni: quella di Enrico Letta, Matteo Renzi e Paolo Gentiloni. Fratello del ministro per l'Università Gaetano Manfredi nonché rettore della Federico II (a breve si terranno le elezioni per la sua successione), punta allo scranno in Consiglio regionale dopo lo stop del 2018 dove ha dovuto saltare un giro. Chiude la pattuglia piddina Stefano Graziano già presidente dei dem in Campania: è entrato in Parlamento nel 2008 ed è consigliere regionale uscente. Nei fratelli coltelli del Pd di Italia Viva cerca un posto al sole Tonino Cuomo da Eboli già due volte parlamentare a partire dal 2008. Sempre nel partito di Matteo Renzi c'è Tommaso Pellegrino, ex senatore dei Verdi che ci riprova con la politica e a entrare in Consiglio regionale, anche lui proviene dalla provincia di Salerno. In Campania libera c'è Erminia Mazzoni, già consigliera regionale ed ex deputata di centrodestra, da 5 anni folgorata sulla via di Salerno che porta dritto all'indirizzo di De Luca. La signora Mazzoni è stata deputata e anche europarlamentare ai tempi del Pdl. Insomma, non di primo pelo, ma donna molto esperta. Come Tommaso Casillo, anche lui in Campania Libera e portatore di voti mica da ridere. Casillo è stato senatore nel lontano 2006. Nello Palumbo si candida con Fare democratico e appoggia De Luca, dal 1999 è stato in Parlamento ricoprendo più incarichi. Quindi lo stop e la ripartenza delle regionali al seguito del governatore. Sul fronte del centrodestra c'è Nunzio Testa, candidato alle regionali con la lista Udc per Caldoro. E nell'Unione di centro Testa c'è sempre stato fin dal lontano 2008 quando con questa sigla venne eletto in Parlamento. Quindi Enzo Rivellini candidato con Fratelli d'Italia, ex eurodeputato ai tempi di Alleanza nazionale e oppositore intransigente di De Luca. 
 

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