Rifiuti a Napoli, faccia a faccia tra il sindaco e il Pd: «Ora serve la svolta»

Rifiuti a Napoli, faccia a faccia tra il sindaco e il Pd: «Ora serve la svolta»
di Luigi Roano
Venerdì 14 Ottobre 2022, 07:54 - Ultimo agg. 15 Ottobre, 16:00
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La questione è sul tavolo e va risolta in tempi ragionevolmente brevi: il pianeta rifiuti è il vero cruccio del sindaco Gaetano Manfredi e da qui vuole partire l’ex rettore per risollevare l’immagine della città e del Comune. Che da un lato si vede approvati 800 milioni di progetti in quota Pnrr, e dall’altro una città indecorosa in alcuni suoi punti. I napoletani non capiscono, perché sentono parlare di soldi e di progetti ma non vedono cambiare la loro vita in meglio. Il tema è amministrativo, ma è anche se non soprattutto politico. E Manfredi per questo motivo ha iniziato a parlare con i singoli gruppi della maggioranza a iniziare dal suo per capire quali sono le proposte del Consiglio comunale. In questo contesto, uno prossimi appuntamenti nel giro di 7-10 giorni, sarà con quelli del Pd.

Perché è anche un tema politico? I dem all’atto dell’insediamento della giunta vollero fortemente l’assessorato all’ambiente tanto poi da indicare il presidente del partito Provinciale Paolo Mancuso.

Una mossa con la quale il Pd voleva dare un segnale forte, la crisi dei rifiuti - infatti - viene da almeno 4 lustri e i dem in questo lungo periodo in aula da maggioranza o da opposizione ci sono sempre estati. Impegnando il presidente del partito significava impegnare tutto il partito a qualsiasi livello. E anche un modo di risarcire i napoletani. A un anno di distanza però la situazione è ingessata. «Stiamo cercando di riorganizzare i servizi» trapela dal Comune riguardo ai rifiuti.

Il riferimento è alla prima tranche di 200 lavoratori provenienti dal concorso da inserire in Asìa entro fine anno. Anche l’Azienda è monitorata, per ora c’è un amministratore unico ma il management Palazzo San Giacomo intende rafforzarlo. Di questo e di molto altro il sindaco vuole parlare con il Pd per arrivare a una autentica svolta per rinvigorire il patto di un anno fa. Napoli è una bandiera del “campo largo” e per i dem ha un significato politico importante. Tutto questo però non cambia la sostanza della manovra che l’ex rettore si appresta a fare entro fine anno: il rimpasto di giunta e di deleghe. E dentro non ci finirà solo la questione ambientale. Riflettori puntati pure sul settore della mobilità in riferimento al traffico e ai vigili urbani, qui l’assessore è Antonio De Iesu, l’ex questore voluto in giunta dal presidente della Regione Vincenzo De Luca. Lo annunciò il governatore prima ancora che si votasse e fu il primo mezzo incidente diplomatico tra Manfredi e De Luca. Una chiacchierata ci sarà anche con il responsabile enti locali dei dem il deputato Francesco Boccia. Manfredi in squadra ha pure il M5S e i dimaiani, oltre che la sinistra, e un riequilibrio complessivo non è rinviabile. Un colpo di acceleratore perché - secondo Manfredi - con le Camere insediate e il nuovo Governo il quadro politico sarà molto più chiaro. Il sindaco non vuole andare troppo per le lunghe, del resto anche lui aspetta di andare a fare visita al nuovo esecutivo per chiedere «un intervento sul Pnrr perché si rischiano di perdere molti dei finanziamenti causa il caro prezzi». 

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Il sindaco - praticamente al fotofinish - è riuscito a chiudere un accordo con il Governo uscente, in particolare con il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando. I due hanno sottoscritto una dichiarazione di intenti con l’obiettivo di contrastare il fenomeno della disoccupazione di lunga durata che insiste sull’area metropolitana di Napoli.

Sulla base della firma congiunta, il ministero «si è reso disponibile a raggiungere possibili forme di collaborazione, anche mediante la previsione della messa a disposizione di un cofinanziamento statale, a valere sul Fondo Sociale per Occupazione e Formazione, da destinare a bonus assunzionali e assegni di collocazione, a favore dei lavoratori svantaggiati del territorio».Nella nota si precisa che «Secondo le modalità previste dalla legge, il Comune si attiverà fin da subito per individuare gli specifici programmi di intervento da realizzare, definendo la platea dei destinatari. Tutta la documentazione prodotta verrà prontamente consegnata al Governo subentrante per le opportune proprie valutazioni».

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