Sanità, Lezzi: «L'asse Lega-Pd
blocca la nomina del commissario»

Sanità, Lezzi: «L'asse Lega-Pd blocca la nomina del commissario»
di Luigi Roano
Martedì 6 Agosto 2019, 10:24 - Ultimo agg. 7 Agosto, 09:08
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«C'è uno strano asse tra il Pd e la Lega in Campania ecco perché non si riesce a nominare un nuovo commissario alla sanità». Nei giorni del raggiungimento e del riconoscimento del ministero della Salute retto dalla grillina Giulia Grillo dei cosiddetta «Lea» - i livelli essenziali di assistenza sanitaria - la ministra per il Sud Barbara Lezzi, anche lei del M5S, torna a chiedere un nuovo commissario per la sanità in luogo del presidente della Regione Vincenzo De Luca. E apre un fronte polemico all'interno della maggioranza gialloverde. Con i salviniani che non ci stanno: «Noi non strumentalizziamo il nostro ruolo per fini politici».

 

La Lezzi attacca il viceministro leghista del Mef Massimo Garavaglia con un post su fb: «Il ministro Grillo - scrive la Lezzi - ha proposto il nome del commissario alla sanità per la Campania ma, per sostituire De Luca, è necessaria la firma di Garavaglia. I campani attendono da mesi ma questo curioso asse Pd-Lega non si rompe». La Lezzi insiste: «Diversi mesi fa abbiamo approvato una norma secondo la quale un presidente di Regione con la sanità commissariata non può essere egli stesso il commissario. Chi produce inefficienze, non può risolverle. Mi aspetto che si rispetti la legge nei prossimi giorni».
LA REPLICA
Tant'è, Garavaglia replica per le rime: «Si tratta di dichiarazioni in libertà - dice il viceministro - io non devo firmare un bel niente perché è il ministro che propone il commissario. Quello che non sa la Lezzi è l'esito del tavolo tecnico al ministero: il commissariamento si fa se la Campania non rispetta il bilancio e i Lea. La Lega non fa asse con nessuno, non usiamo le regole a fini politici, non abbiamo amici e nemici ma rispettiamo la legge. Altra cosa è risolvere i problemi in Campania che pure ci sono per migliorare il servizio. Quella della Lezzi è una dichiarazione destituita di ogni fondamento, una polemica agostana». Il viceministro non nega che ci sia un feeling storico con la Lega che risale ai tempi di Roberto Maroni: «Personalmente ho stima di De Luca - dice Garavaglia - e mi sta anche simpatico dai tempi del tavolo Campania-Lombardia con Maroni uno scambio che era una buona pratica tra amministratori: quando si amministra non si fa politica si pensa al bene Comune». Quanto al presunto asse con il Pd di certo non ci sarà per il candidato alla Regione: «Questa è politica e ci sarà un nostro candidato in campo ma non c'entra nulla con l'amministrare».
Nicola Oddati vicinissimo al governatore e componente della segreteria nazionale del Pd chiarisce la posizione del Partito e non solo: «Intanto la ministra - racconta - dovrebbe sapere che è di queste ore la notizia che la Regione ha rispettato gli standard di qualità e i Lea, l'Ente potrebbe uscire dal commissariamento. E in ogni caso bisognerebbe riconoscere l'enorme lavoro di De Luca sia da Presidente perché ha la delega alla sanità che come commissario».
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