Sardine, il bis in piazza a Modena e in Costiera spuntano le fragaglie

Sardine, il bis in piazza a Modena e in Costiera spuntano le fragaglie
di Ciriaco M. Viggiano
Martedì 19 Novembre 2019, 07:00 - Ultimo agg. 12:00
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Si definiscono «fragaglie», versione napoletana delle «sardine» che qualche giorno fa hanno invaso Bologna e che ieri si sono date appuntamento a Modena per il bis nonostante la pioggia. E per di più «gialle» come i limoni, simbolo della penisola sorrentina. Si professano pacifici, apartitici, ma la loro connotazione politica è chiara tanto quanto l'obiettivo: respingere l'avanzata della Lega e di Matteo Salvini nel momento in cui quest'ultimo incassa l'appoggio di diversi amministratori locali e si prepara ad affrontare le elezioni regionali in Campania, oltre che in Emilia Romagna e in Calabria.

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Eccoli, i membri del movimento spontaneo «Sorrento non si Lega» che dopodomani accoglierà l'ex ministro dell'Interno, atteso in città per ufficializzare l'adesione del sindaco Giuseppe Cuomo al suo partito. È bastato che in Costiera si diffondesse la voce dell'arrivo di Salvini perché migliaia di persone si mobilitassero. A coordinarle sono quattro sorrentini, tutti sui trent'anni, che per il momento preferiscono rivelare soltanto i rispettivi nomi. Si tratta di Francesco, Michele, Luca e Fernando. «Vogliamo evitare strumentalizzazioni spiegano perché ciò che importa è manifestare apertamente il rifiuto delle iniziative di Salvini e di un partito, come la Lega, che ha sempre oltraggiato il Sud». Di qui la forte connotazione politica di un movimento che ci tiene a presentarsi come apartitico, sebbene almeno due dei suoi leader vantino trascorsi nel Pd. Fatto sta che, su Facebook, sono già duemila le persone che hanno voluto testimoniare il proprio sostegno a «Sorrento non si Lega» attraverso like, messaggi privati e commenti. Due giovani, Alice Leonelli e Vito Michele Nitti, hanno spontaneamente disegnato l'immagine del movimento per poi donarla ai quattro leader. «Vogliamo dare voce a chi non si riconosce nella Lega, nell'odio continuamente diffuso sui social e nel suo linguaggio violento aggiungono i coordinatori del movimento È giunto il momento di rimboccarsi le maniche e agire perché non ne possiamo più di abbassare la testa e sentir dire che la penisola sorrentina è fascista».
 


È con questo spirito che le «fragaglie gialle» scenderanno in piazza Sant'Antonino giovedì alle 10.30 per un flash-mob della durata di circa trenta minuti che intende essere «una risposta alla passerella che Cuomo ha organizzato per Salvini». Alle 11, infatti, l'ex inquilino del Viminale e l'europarlamentare Lucia Vuolo saranno al Circolo dei forestieri per annunciare l'adesione del sindaco di Sorrento e di quello di Positano, Michele De Lucia, alla Lega: una mossa che rientra in quella strategia di apertura alla società civile e alle realtà civiche attraverso la quale Salvini e i suoi fedelissimi puntano a radicarsi in territori tradizionalmente ostili come la Campania.
In piazza, al grido di «Sorrento non abbocca», scenderanno non solo le «fragaglie gialle» ma anche esponenti politici locali. Il referente cittadino del M5S, Rosario Lotito, guiderà una pattuglia di consiglieri comunali e attivisti grillini. Antonio Pannullo, ex sindaco dem di Castellammare ma recentemente passato nei ranghi di Italia Viva, ha già annunciato la propria presenza in Costiera al pari di Tonino Scala, consigliere comunale stabiese di Liberi e Uguali. In totale, fino a questo momento, sono già 700 le persone che, tramite i social network, hanno comunicato l'adesione al flash-mob organizzato dal movimento «Sorrento non si Lega». Prevista una singolare forma di protesta: ogni partecipante sceglierà un libro e lo porterà in piazza Sant'Antonino con l'obiettivo di donarlo a Salvini. «Il leader della Lega ha bisogno di leggere e di approfondire certi temi - sottolineano i promotori della protesta - La nostra sarà una iniziativa pacifica, sana, pulita ed educata che non creerà problemi se non a Salvini e a quanti lo sostengono dal punto di vista politico e organizzativo».

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