Sardine, appuntamento a Napoli il 18 febbraio: «Per oscurare la manifestazione di Salvini»

Sardine, appuntamento a Napoli il 18 febbraio: «Per oscurare la manifestazione di Salvini»
Lunedì 10 Febbraio 2020, 17:13 - Ultimo agg. 11 Febbraio, 06:36
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L'appuntamento con le Sardine a Napoli è per il 18 febbraio alle 18,30 in piazza Dante nello stesso giorno in cui Matteo Salvini ha scelto Napoli per fare campagna elettorale. «Il 18 febbraio - si legge in una nota del movimento - la Lega di Salvini verrà a fare campagna elettorale sui nostri territori dopo averli depredati per oltre 30 anni, proveranno a prendere i voti della nostra gente dopo averci insultati. Noi li oscureremo. Saremo molti più di loro. »Con noi ci saranno alcuni dei protagonisti delle lotte e delle vertenze lavorative, in primis i lavoratori Whirlpool, e poi artisti e cittadini di Napoli, Mattia Santori di Bologna e Jasmine Cristallo di Catanzaro. Nuotiamo uniti, compatti, coesi. Parleremo, canteremo e affronteremo pubblicamente, attraverso la voce di alcuni lavoratori e disoccupati, un grande tema, quello del lavoro e le mancanza di investimenti ed opportunità per un futuro nella nostra regione».

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«Gli articoli 1, 3, e 36 della nostra Costituzione - si sottolinea - parlano chiaro: 1) L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione. 3)Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. 36) Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sè e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa«. »La durata massima della giornata lavorativa - si precisa - è stabilita dalla legge. Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi. Il banco di sardine sta per riunirsi di nuovo: non mancate!»

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