«La Mostra d'Oltremare non ha titoli per criticare la Regione sul Villaggio degli atleti»

«La Mostra d'Oltremare non ha titoli per criticare la Regione sul Villaggio degli atleti»
di Fulvio Scarlata
Venerdì 1 Giugno 2018, 09:48
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«Non comprendiamo a che titolo la Mostra d'Oltremare si atteggia a soggetto attuatore del villaggio atleti delle Universiadi»: Fulvio Bonavitacola risponde duramente a Peppe Oliviero. Il consigliere delegato della Mostra aveva criticato con foga e insofferenza l'intervento di Palazzo Santa Lucia che fin dall'inizio ha osteggiato la scelta delle struttura di Fuorigrotta come spazio per ospitare il villaggio olimpico. Il vicepresidente della Giunta regionale gli replica secco: «È la Regione ad aver voluto le Universiadi e a finanziarle. Poi è stato nominato un commissario che deciderà. Il consigliere delegato alla Mostra non ha titolo per contrastare i rilievi della Regione».

Lunedì scorso il vertice sul villaggio degli atleti con Erik Saintrond, segretario generale della Fisu, la federazione internazionale degli sport universitari, con due proposte sul tavolo: quella della Mostra d'Oltremare, con 2500 casette a due, tre e quattro piani sistemate solo nelle aree già cementate, e quella della Regione che prevede l'utilizzo di navi, alberghi e dell'ippodromo di Agnano. La Fisu deciderà in un comitato esecutivo il 15 giugno, ma il delegato della federazione è sembrato propendere per la soluzione della Mostra. Su questa base mercoledì Peppe Oliviero, consigliere delegato della struttura di Fuorigrotta, aveva attaccato Vincenzo De Luca: «Da lui parole inaccettabili, usa questa vicenda per uno scontro politico con il Comune». Una posizione che ha irritato Palazzo Santa Lucia. «Apprendiamo che il consigliere delegato è disponibile a spiegare alla Regione il progetto per sistemare nella Mostra il villaggio degli atleti - attacca Bonavitacola - Gli siamo riconoscenti di tale generosa disponibilità. Ma non comprendiamo in quale veste ed a quale titolo la società Mostra d'Oltremare si atteggia a soggetto attuatore del villaggio atleti».
 
Il vicepresidente della Regione ricorda che le Universiadi sono state assegnate a Napoli grazie all'impegno di Palazzo Santa Lucia che ha finanziato l'evento «con 270 milioni di risorse proprie», ha avviato gli interventi negli impianti sportivi «destinando a Napoli 50 milioni. Poi - spiega Bonavitacola - in considerazione del rilievo nazionale dell'evento e per accelerare le procedure, è stato nominato dal Governo un commissario. È il prefetto che deve dialogare con la Regione, non il consigliere delegato alla Mostra d'Oltremare. La Regione esprime un chiaro convincimento: il previsto villaggio per 7.200 persone nella Mostra d'Oltremare è incompatibile con la tutela di un complesso monumentale di grande valenza storica ed architettonica. Per questo la Regione ha formulato altre ipotesi che il consigliere delegato in questione non ha alcun titolo a contrastare».

Bonavitacola ribadisce che la Regione, essendo azionista della Mostra, ci tiene che i bilanci siano in ordine «ma ciò non può avvenire con un uso improprio delle risorse destinate alle Universiadi che devono servire ad accogliere gli atleti, a finanziare lo svolgimento dell'evento, a migliorare gli impianti che devono ospitarlo».

Dalla Mostra un'unica replica: «Abbiamo avuto l'incarico della progettazione esecutiva del villaggio dal commissario per le Universiadi Latella, in una riunione a cui era presente anche Bonavitacola». Intanto a criticare Peppe Oliviero c'è anche l'amministratore di Progecta, la società che da «22 anni organizza sei fiere annuali a Fuorigrotta, tra cui la Borsa mediterranea del turismo, la più importante fiera di Napoli con 20mila addetti che arrivano da tutto il mondo». «I nostri eventi sono messi a rischio dalla presenza delle casette delle Universiadi - dice Angioletto De Negri - perché non c'è nessuna sicurezza che verranno smontate in tempi utili. D'altra parte basta vedere quanto è accaduto in passato, o quanto sta avvenendo con i lavori eterni di via Marina. Gli spazi che ospitano le fiere sono, per tutti gli esperti, non possono essere adeguati ad altre attività. Ma ci vorrebbe un management esperto e non quello attuale politicizzato che accumula milioni di perdite annuali dei bilanci e che vuole sanare le perdite ospitando 2500 casette invece di allargarsi nel grande business di fiere e congressi. L'Ente Mostra ci forza a fare scelte, ci stiamo guardando intorno, forse dovremo optare per Pietrarsa, la Stazione Marittima o Castel Sant'Elmo».
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