Napoli Teatro Festival, in scena e in radio due iniziative con l'Università Suor Orsola Benincasa

Napoli Teatro Festival, in scena e in radio due iniziative con l'Università Suor Orsola Benincasa
Mercoledì 5 Giugno 2019, 13:02
3 Minuti di Lettura
Dalla Radiofonia alla Pedagogia del Teatro: ci sono le grandi eccellenze dell’alta formazione dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli a lavorare anche quest’anno insieme al Napoli Teatro Festival. Una partnership che ha origini lontane,sin dalla prima edizione del 2007, fortemente voluta dal primo direttore del Festival, Renato Quaglia, e poi confermata ed anzi rafforzata in ogni successiva edizione e da tutti i direttori che si sono avvicendati (da Luca De Fusco a Ruggiero Cappuccio).

Anche quest’anno punto di forza della collaborazione è il lavoro di Run Radio, la web radio dell’Università Suor Orsola Benincasa e del Master in Radiofonia del Suor Orsola, che lavora da 5 anni con i grandi network radiofonici nazionali (da Radio Capital a Radio m2o) e che tra pochi giorni lancerà la sua sesta edizione (info su www.unisob.na.it/radiofonia). Sul sito del Napoli Teatro Festival (www.napoliteatrofestival.it/fuori-scena)ci sono tutte le puntate di “Fuori Scena” il format di approfondimento radiofonico di Run Radio sulla dodicesima edizione del Festival che va in onda già dal 15 Maggio su www.runradio.it. Musica, interviste e reportage a cura degli allievi del Master in Radiofonia con il coordinamento diAlfredo d’Agnese, Antonio D’amore, Barbara Della Salda eCarlo Mancini.

Questa settimana il gran finale della trasmissione venerdì 7 Giugno dalle 15 alle 16 su www.runradio.it con il direttore artistico del Napoli Teatro Festival, Ruggero Cappuccio e il presidente della Fondazione Campania dei Festival, Alessandro Barbano, che parleranno della dodicesima edizione del Festival alla viglia della sua inaugurazione. “Il filo conduttore per questa edizione è la contemporaneità - spiega Cappuccio - le vendite sono aumentate ed è calata l’età media degli acquirenti del biglietto. Tutto questo fa emergere un messaggio chiaro verso i giovani: se vuoi venire da noi adesso puoi”.

Con Barbano si parlerà anche del valore formativo della rassegna di quest’anno ed in generale del suo lavoro alla guida della Fondazione. Dalle partnership con le sue Università a quelle con le scuole, raccontando anche lo straordinario successo del progetto “Adotta un filosofo”.

L’8 Luglio il Suor Orsola in scena con Lady M frutto del Laboratorio diretto da Francesco Saponaro e Nadia Carlomagno

Ma il Suor Orsola oltre a raccontare con la radio il Napoli Teatro Festival quest’anno sarà anche in scena grazie al lavoro del Master in Pedagogia e Didattica del Teatro, un progetto innovativo ideato da Nadia Carlomagno, attrice e professore di Pedagogia Sperimentale all’Università Suor Orsola Benincasa, e dal regista Francesco Saponaro e strutturato come un laboratorio permanente sulle arti sceniche (a settembre online il bando della terza edizione) dove confluiscono differenti aree di ricerca: teatro, musica, danza, drammaturgia, pedagogia, psicologia, antropologia, sociologia e didattica.

L’8 Luglio all’Auditorium Novecento di Napoli andrà in scena la prova aperta di “Lady M”, frutto di uno dei Laboratori del Festival diretto da Francesco Saponaro e Nadia Carlomagno, finalizzato allo studio per una creazione originale a partire dalla rielaborazione del capolavoro operistico di Dmitrij Shostakovich “Una Lady Macbeth del distretto di Mcensk” e dell’omonimo racconto dello scrittore russo Nikolaj Leskov. “Una ricerca basata - anticipano i curatori del Laboratorio - sulla trasposizione dell’azione scenica e del linguaggio attraverso l’adattamento e la riscrittura del libretto, del romanzo e un’elaborazione musicale, sintesi dello spartito originale. Un cantiere di lavoro teatrale destinato alla confluenza di varie discipline: recitazione, drammaturgia, danza, musica, installazione”.

Il ricavato dell’iniziativa (l’8 luglio ci saranno due repliche alle 19 e alle 21 con biglietto d’ingresso a 3 euro) verrà devoluto interamente a favore dell’associazione “La casa di Matteo”, una comunità socio sanitaria per bambini in stato di adozione o affetti da patologie ad alta complessità assistenziale.




 
© RIPRODUZIONE RISERVATA