Attualità e impegno civile nei Corti della Formica

Attualità e impegno civile nei Corti della Formica
di Giuliana Covella
Sabato 8 Ottobre 2022, 19:02 - Ultimo agg. 20:53
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Dalla violenza di genere alla lotta per i diritti civili, con uno sguardo all’attualità, all’incomunicabilità che spesso annienta le relazioni umane, alla vita degli operai nelle fabbriche, fino all’universo dei “diversi” internati negli ex manicomi. Un cartellone all’insegna dell’impegno civile, quello degli spettacoli in programma, dal 13 al 16 ottobre, per la 17ma edizione de I Corti della Formica, una produzione Aries Teatro Eventi, IDN - Itinerari di Napoli in collaborazione con Lab Mestieri del Palco. Con Gianmarco Cesario, ideatore e direttore artistico, sul palco per la presentazione al Teatro Tram anche Massimiliano Sacchetto, che ha curato il progetto grafico, in sala il direttore artistico del Tram Mirko De Martino e, man mano, i protagonisti dei testi che saranno messi in scena, ogni sera per 4 giorni a partire dalle 20.30, in via Port’Alba 20. «In questi tempi non certo facili, con il nostro piccolo festival siamo giunti all’edizione numero 17 - sottolinea Cesario - ma il teatro è anche e soprattutto cultura e siamo felici di presentare questi 16 corti in gara come un piccolo grande campionario di emozioni, pensieri e conoscenza. Mai come quest’anno i temi sono in gran parte attinti dalla storia, recente e lontana, quasi a voler trovare in ciò che è accaduto e accade un monito che ci insegni a non ripetere errori e orrori».

Anche quest’anno la giuria tecnica è composta da allievi provenienti da 6 scuole di teatro di Napoli e provincia: De Poche, Elicantropo, Mind The Gap, B.Maggio, Talia, Tram. Questa giuria designerà prima i finalisti poi i vincitori dei premi come Miglior Corto (che anche quest’anno sarà dedicato alla memoria ddi Gerardo D’Andrea) Miglior Regia, Miglior Attrice, Miglior Attore e Miglior Autore. Una giuria di docenti e di operatori culturali designerà invece il vincitore del Premio Scuola che come ogni anno premierà il corto con il più importante messaggio didattico. Sarà l’attrice Paola Maddalena, invece, a scegliere il vincitore della targa “Daniele Mattera - Parola e Gesto” in memoria dell’affezionato frequentatore del festival. Infine una novità: il premio della giuria popolare sarà assegnato da Itinerari di Napoli, in quanto gli spettatori potranno esprimere il loro giudizio attraverso la piattaforma di IDN. Tutti i corti teatrali saranno visibili dal giorno dopo sul sito itineraridinapoli.com e sulle pagine social di itinerari della Campania.

I voti del web saranno sommati ai voti del pubblico in sala, proclamando così il vincitore.

Sedici i corti che si sfideranno nelle quattro serate. Si parte il 13 con “Aloysia” - storia di una janara, di e con Luigi Parlato e Rossella Castellano che cura anche la regia: un testo dedicato alle donne che, seppure ambientato nel 1666, ha «un forte parallelismo con quello che sta accadendo oggi, perché la protagonista vuole decidere per se stessa». Si prosegue con “La tenerezza” di e con Carlotta Carpentieri e Giada Laporta, il racconto di Nunzia, pellegrina nei manicomi e narratrice delle donne dimenticate. In “Itria” scritto, diretto e interpretato da Aurora Miriam Scala al centro è lo sciopero dei braccianti di Avola nel ’68. Protagonista di “Occidente” è Gregorio Del Prete, che dà vita alla storia, scritta da Antonio Mocciola, di un giovane imam che nella prigione di Guantanamo viene sottoposto a torture fisiche e morali che tentano di annientarne la dignità. La regia curata da Giuseppe Cerrone guarda, come lui stesso ha detto, a Bresson e Jenet. Il 14 sarà la volta di “La notte prima delle ferie” di Valentina Varrella, con Marco Fandelli; “Teodora degli spiriti” di Danilo Rovani con Denise Capuano; “Usb”, di Salvatore Majorino con Peppe Carosella e Lucia Maglitto, «un po’ pulp, un po’ comico», secondo l’autore; “Vaporosa nebbiolina” scritto, diretto e interpretato da Paolo Capozzo. Il 15 in scena Francesca Muoio e Luca Trezza con “Fonès”, crepe, voci, ferite che ognuno ha dalle mura di Napoli rigorosamente in dialetto; “Jastemma” è quella di un operaio che si scaglia contro la vita a mo’ di cantastorie, scritto, diretto e interpretato da Antonio Vitale; “Il pitone della Malesia” di Simone Miglietta; “Tempismo sbagliato, destino cambiato?” di Davide Raffaello Lauro. Si chiude nell’ultima serata con “Benzocaffeine” di e con Pier Paolo Palma diretto da Georgia de’ Conno; “C’è una prima donna in quel ragazzo!” di e con Fabio Catalano; “Domenica” di Gennaro Esposito, che affronta l’abuso a trecentosessanta gradi e infine “Madrioska” di Orlando Napolitano, con Valentina Elia.

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