Napoli: immatricolazioni false e auto fantasma, 1.500 auto finiscono sotto sequestro

Sotto accusa un'agenzia di Volla che sulla carta risulta aver cessato l'attività da tempo

La Motorizzazione in via Argine
La Motorizzazione in via Argine
di Viviana Lanza
Venerdì 15 Settembre 2023, 06:41 - Ultimo agg. 16 Settembre, 07:19
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C’è l’ombra della truffa dietro la storia di circa millecinquecento automobilisti di Napoli e provincia che si sono visti sequestrare le proprie auto per gravi irregolarità nelle immatricolazioni. Hanno scoperto, in sintesi, di viaggiare su veicoli fantasma, con targhe di fatto inesistenti. Parliamo di auto di grossa cilindrata, Suv costosissimi delle più prestigiose marche automobilistiche. La Motorizzazione di Napoli ha stilato un elenco di circa millecinquecento targhe, ma non si esclude che il numero possa anche aumentare.

Vista la serialità degli episodi finiti sotto la lente di Motorizzazione e polizia stradale è chiaro che la vicenda passerà anche all’attenzione della magistratura. Si parte da una serie di interrogativi finora senza risposta. A cominciare dal giallo dell’agenzia di pratiche automobilistiche di Volla, che sulla carta risulta cessata da tempo ma che di fatto avrebbe ritirato molte delle targhe ora incriminate, per arrivare a chiedersi se ci sia stata o meno una talpa, un complice, qualcuno che abbia favorito il meccanismo irregolare dall’interno degli uffici della Motorizzazione e verificare da quanto tempo le targhe fantasma venivano utilizzate per immatricolazioni di auto nuove e soprattutto in quanti casi. Un lavoro di ricostruzione immane. 

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Al momento non sono emersi elementi per affermare nulla con certezza. È tutto in una fase embrionale. Si lavora sul campo delle ipotesi. Un dato però è acquisito, e cioè la Motorizzazione di Napoli ha stilato un elenco di circa millecinquecento targhe emettendo un provvedimento di annullamento in autotutela per tali targhe, provvedimento da cui sono scaturiti i sequestri di altrettanti veicoli risultati immatricolati irregolarmente con targhe fantasma, impropriamente ritirate dall’agenzia di pratiche auto che risultava già cessata prima del provvedimento della Motorizzazione. Di qui l’ipotesi della truffa, sequestri in atto e indagini in corso.

Il 15 maggio 2023 esce dalla concessionaria di auto con un Suv nuovo di zecca. L’Audi fiammante gli è costata quasi 50mila euro. Non trascorrono nemmeno tre mesi e l’auto finisce sotto sequestro. Accade il 28 agosto, ad Aversa. Il professionista è alla guida del Suv quando incrocia un posto di blocco della polizia stradale.

Gli agenti gli impongo l’alt. Patente e libretto. Poi scatta il sequestro di auto e libretto di circolazione. L’automobilista resta di sasso, era convinto di aver fatto tutto in regola e invece ha appena scoperto di essere al centro di una situazione che ha tutta l’aria di essere una truffa. Inutile anche contattare la concessionaria che gli ha venduto l’auto. La vettura ancor oggi non può circolare. 

L’automobilista intanto si è rivolto all’avvocato Angelo Pisani che assiste alcune delle vittime di questi incauti acquisti. Alla beffa di essere rimasto a piedi si è aggiunto il danno delle ferie saltate, dei soldi spesi, dell’iter giudiziario da affrontare. Oltre all’azione civile per il recupero dei soldi spesi per l’acquisto delle auto e il risarcimento dei danni conseguenti al sequestro, le vittime chiedono alla magistratura di accendere un faro su questa vicenda, per individuare eventuali responsabilità penalmente rilevanti e perseguire gli autori di quella che appare come una colossale truffa.
 

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