Napoli, più concretezza: prendete esempio dal condottiero

di ​Francesco De Luca
Sabato 8 Febbraio 2020, 23:00
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Una stagione maledetta, anche se il Napoli ha conquistato gli ottavi di Champions League e la semifinale di Coppa Italia.

Ci sono state l’implosione dello spogliatoio («Abbiamo sbagliato un po’ tutti» ha ammesso capitan Insigne a tre mesi dalla rivolta contro De Laurentiis) e la paura di vedere il Napoli pericolosamente avvicinarsi alla zona retrocessione, dopo essere uscito dai quartieri alti. Invece, dopo una fase di sofferenza, qui sta tornando il sereno e gli azzurri possono guardare con fiducia al futuro. E così tutto può ricominciare, con questo allenatore che non ha il curriculum del suo maestro Ancelotti ma ha un grande spirito di sacrificio e una vera capacità di fare gruppo. Uomo pratico, Gattuso, reduce da tre vittorie consecutive tra Coppa Italia e campionato. Dice di aver «paura» del Lecce, che si presenta al San Paolo dopo aver fermato l’Inter e umiliato il Torino, però aggiunge: «Champions ci siamo anche noi? Se volete fare questo titolo sul giornale, fate pure».

La Champions dista 12 punti, svantaggio da annullare nelle ultime 16 giornate. Troppi obiettivamente, servirebbe un’impresa che Gattuso coltiva in silenzio. Più abbordabile l’operazione Europa League, dopo i successi su Juve e Samp che hanno consentito alla squadra di ricaricare le batterie. Mentre il Napoli rivedeva la luce, si è fermata la Roma: sei punti per Gattuso, zero per Fonseca negli ultimi 180’. La rincorsa, ovviamente, non è soltanto sui giallorossi. Ci sono sette squadre in nove punti e tutto può accadere. Con il Napoli che ha qualche arma in più rispetto alle scorse settimane, quando sembrava che la cura Gattuso non riuscisse a funzionare.

Si tratta dei rientri degli azzurri che hanno superato i problemi fisici, e forse anche psicologici per le difficoltà di relazione con la società per i rinnovi dei contratti. Nell’elenco dei convocati per la partita col Lecce ci sono tutti, meno Ghoulam, sul cui futuro nessuno è più autorizzato a scommettere. Mertens e Koulibaly si sono già rivisti a Marassi, dove il Napoli ha giocato una partita di carattere ma con un vuoto nella fase centrale che deve aver impensierito l’allenatore. Stavolta Gattuso ha convocato anche Fabian Ruiz e Allan, presenze quasi impalpabili in questa stagione. Questi rientri, uniti agli ottimi rinforzi scelti dalla società durante il mercato di gennaio, possono consentire al Napoli di realizzare una serie di risultati tale da risalire in classifica. Ma prestando attenzione agli avversari, senza mai accusare cali di tensione, soprattutto in una condizione apparentemente favorevole, come la partita contro una squadra in lotta per la retrocessione che si presenta al San Paolo dove finalmente s’è riaccesa la passione. Liverani, fresco vincitore della Panchina d’argento per la serie B, non alza barricate col Lecce: gioca, spesso si affida alle due punte (Lapadula e Falco, autore di un gol gioiello contro il Torino) e al trequartista Mancosu.

Al di là degli aspetti tattici e fisici, nettamente migliorati con Gattuso, la squadra deve avere la concretezza di Rino; la sua lucidità e il suo carattere, com’è accaduto lunedì scorso, quando è partita la rimonta dopo il pareggio della Samp. Finora c’è stata una formazione quasi fissa, anche a causa dei numerosi infortuni. Vedremo adesso cosa accadrà. Il turnover, invece, c’è tra i pali, dove Ospina si prepara a giocare al posto di Meret (e chissà se verrà confermato nella semifinale di Coppa Italia contro l’Inter mercoledì). Questione di piedi, cioè di capacità di giocare il pallone e avviare l’azione? O c’è altro? Gattuso non è contrario ai portieri giovani, anzi: al Milan ha protetto Donnarumma anche nei momenti più critici, dopo papere o scontri tra la dirigenza e il procuratore Raiola. Ma l’alternanza non aiuterebbe la crescita di Meret, che è un capitale del Napoli e della Nazionale, candidato - almeno prima che scattasse il ballottaggio - a giocarsela con Donnarumma per il posto da titolare agli Europei. E un capitale non può essere bruciato.
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