Napoli, Villa Comunale e Virgiliano: stop ai fondi per il restyling

Napoli, Villa Comunale e Virgiliano: stop ai fondi per il restyling
di Gennaro Di Biase
Lunedì 11 Luglio 2022, 23:09 - Ultimo agg. 13 Luglio, 08:13
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Fondi del Pnrr, restano fuori dai finanziamenti due dei tre principali polmoni verdi della città: la Villa Comunale e il Virgiliano. Le cose vanno decisamente meglio per l’altro grande e preziosissimo giardino partenopeo, Capodimonte, che ha ottenuto un cospicuo finanziamento. Stanziamenti anche per la Reggia di Caserta e per la Favorita di Ercolano. Escluso anche il Mausoleo Schilizzi a Posillipo che, come la Villa Comunale, avrebbe bisogno di un restyling urgente e generalizzato. Il verdetto dei progetti promossi, insomma, sa di beffa, almeno qui a Napoli. I giardini messi peggio non verranno salvati, in sostanza. Almeno non dai soldi del Pnrr. Il Comune, infatti, studia «forme alternative di finanziamento». 


L’elenco dei progetti non finanziati è stato visionato dal Comune e dalla consulenza al Pnrr della stessa Sovrintendenza. C’è delusione, tra gli addetti ai lavori napoletani, per l’occasione persa dei fondi messi a disposizione dal governo. I tre progetti cui ha partecipato Palazzo San Giacomo, infatti, riguardano altrettanti parchi importanti e abbandonati. A cominciare dalla Villa Comunale, il cui degrado è al centro di numerose polemiche nelle ultime settimane. Giostrine distrutte, transenne, fontane decrepite e busti imbrattati, ma per la quale l’assessore al Verde Vincenzo Santagada ha avviato interventi di bonifica e pulizia straordinari. Il destino è analogo per il Virgiliano, che da anni attende un restyling nella Posillipo diventata ormai il “cimitero dei pini” tra via Lucrezio, viale Virgilio e via Manzoni. Sempre nello stesso quartiere, c’è il terzo dei progetti proposti - inutilmente – per il Pnrr: parliamo del Mausoleo Schilizzi, che da troppo tempo crolla a pezzi e resta chiuso anche di fronte ai tanti turisti che chiedono di visitarlo da ogni parte del mondo per omaggiare i caduti della prima guerra mondiale cui l’edificio è dedicato.

Un verdetto amaro, dunque, questo dei finanziamenti del Pnrr, le cui risorse non miglioreranno le condizioni di quelle aree verdi in città che più ne avrebbero bisogno, almeno in funzione del rapporto degrado-prestigio. Venendo ai lati positivi, crescerà ulteriormente il decoro del Real Bosco di Capodimonte, che sotto la guida di Bellenger è diventato un parco urbano degno di una capitale del turismo internazionale.

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Come mai i finanziamenti non sono arrivati? Palazzo San Giacomo aveva presentato tre progetti per il Pnrr parchi, e tutti e tre non sono stati finanziati. Un triste en plein, insomma, quello che si trova ad affrontare la giunta Manfredi. Nel bando di gara, la Villa Comunale è arrivata 24esima al Sud e 269esima in Italia. A ottenere un punteggio più alto - filtra dalla giunta - sono stati i progetti “totali”, e non quelli che prevedevano restyling parziali dei parchi. Ma è importante sottolineare che i progetti di Palazzo San Giacomo - fanno notare dal Comune - non sono stati «bocciati», bensì «validati e non finanziati». Una differenza di fatto e burocratica che però, al momento, non cambia la situazione: i soldi non arriveranno. Capodimonte, come detto, non rientra nella giurisdizione dell’amministrazione partenopea (fa parte anzi di un’altra sezione del bando con fondi specifici, quella destinata ai Parchi e ai Giardini storici demaniali, come del resto la Favorita di Ercolano e la Reggia di Caserta, entrambe finanziate). Qualche speranza di recuperare i fondi, però, potrebbe ancora esserci - almeno così si spera a Palazzo San Giacomo. Dei 190 milioni destinati ai parchi nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, il 20% - da bando - è stato indirizzato alle aree verdi delle regioni del Sud. 

Da comitati e associazioni, ovviamente, sprizza delusione. «Virgiliano e Villa Comunale sono rimasti fuori dal Pnrr: sembra una cosa assurda - commenta Roberto Braibanti, presidente di Gea e manager ambientale - Tenere fuori da una progettualità di quel tipo due dei parchi più importanti della città. Virgiliano e Villa Comunale sono in una situazione difficilissima, eppure sono rimasti scoperti. Credo che alla base dell’esclusione ci sia stato un deficit progettuale, qualcosa che non ha funzionato nell’idea presentata. Ma bisogna aspettare le carte per chiarire il tutto». Di sicuro, al di là di meriti e colpe, Napoli non è stata fortunata, in questo caso, con la macchina del Pnrr. Per il Comitato di Portosalvo «questa dei parchi storici napoletani, che hanno mancato l’obiettivo del Pnrr, è l’ennesima doccia fredda - spiega il presidente Antonio Pariante - Un’occasione persa che penalizza le speranze del riscatto naturalistico e ambientale della città. Restiamo preoccupati per la Villa Comunale che, come documentato dalla recente relazione dell’Ispra, potrebbe essere pregiudicata irrimediabilmente dai lavori della Linea 6. Speriamo si trovi presto una soluzione».
 

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