Ponte Morandi, Castellucci in tribunale: «Mi sento responsabile ma non colpevole del crollo». Il processo

L'ex ad di Aspi a processo per il crollo del ponte Morandi in cui è imputato insieme ad altre 57 persone

Ponte Morandi, l'ex ad di Aspi Castellucci in tribunale: «Mi sento responsabile ma non colpevole del crollo»
Ponte Morandi, l'ex ad di Aspi Castellucci in tribunale: ​«Mi sento responsabile ma non colpevole del crollo»
mercoledì 26 marzo 2025, 12:54
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«Mi sento tuttora responsabile ma non colpevole. Responsabile su quello che era la gestione del ponte e in quanto custodi del bene questa responsabilità me la sento». Così l'ex ad di Aspi Giovanni Castellucci all'inizio della sua deposizione nel corso del processo per il crollo del ponte Morandi in cui è imputato insieme ad altre 57 persone. «Ho sempre dato la disponibilità alla ricostruzione del ponte, la collaborazione con il sindaco e poi commissario Marco Bucci è stata totale. Certo noi avremmo potuto farlo più velocemente», ha aggiunto. L'ex ad di Aspi si è mostrato pentito per le comunicazioni fatte all'indomani del crollo. «Ho sbagliato il comunicato nei termini e modi. Un comunicato voluto da Consob e col senno di poi lo considero una cosa sbagliata» ha detto in aula ai giudici.

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Il processo

«Mi ha addolorato il fatto che a crollare sia stato un ponte sul quale una società ricca investiva e sul quale i lavori erano continui.

Su quel ponte si lavorava da almeno tre anni continuamente. Un ponte sul quale una grande società di ingegneria, Cesi, non più tardi di due anni prima e poi confermato a valle della tragedia aveva scritto senza dubbio che le procedure di ispezione erano sicuramente adeguate. Era un ponte su cui si investiva con regolarità almeno negli ultimi tre anni e su cui c'erano rassicurazioni di società serie. Non riesco ad accettare che questo ponte sia crollato. È stata una sconfitta per tutti: per la collettività, per gli sforzi che avevano portato a una sicurezza totale sulle nostre Autostrade»

«Per tutti questi anni ho cercato di essere silente perché ho pensato che la verità dovesse uscire in maniera piena e libera. Per altro su un ponte che io conoscevo solo di sfuggita. Oggi sono qui per dire tutto ciò che so e che ho fatto per dare il mio piccolo contributo alla verità», ha detto poi Castellucci in aula. «Ho chiesto che tutte le vittime fossero rimborsate. Il mio bonus l'ho devoluto a favore delle vittime, per supportare gli studi dei figli. Spero che questi contributi siano andati a buon fine, io non ne so più nulla perché non ho più rapporti con Aspi e Atlantia».

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