Angela Taccia, uno dei difensori di Andrea Sempio, indagato nella nuova indagine di Pavia sull'omicidio di Chiara Poggi, ha ricevuto minacce di morte.
L'avvocata, da mesi impegnata nella difesa del 37enne, che faceva parte della cerchia dei suoi amici, ha ricevuto sia «mail bellissime» sia «minacce di morte allucinanti» e per queste ha sporto denuncia personalmente ai carabinieri di Abbiategrasso (Milano). Le minacce sono state recapitate attraverso due distinte mail, giunte dallo stesso mittente. I messaggi contengono titoli diversi («Sei morta» e «Ucciderò te e Sempio») e le foto di un martello e un fucile. L'autore delle mail sostiene di volere uccidere sia la legale che Sempio, che accusa di essere l'assassino di Chiara.
Le indagini su Andrea Sempio
Mentre si lavora per stilare un profilo di Andrea Sempio, indagato dalla Procura di Pavia nella nuova indagine sull'omicidio di Chiara Poggi, vengono a galla nuovi particolari sulla scena del crimine e sulla dinamica del delitto che, essendo trascorsi quasi 18 anni, con difficoltà si sta cercando di ricostruire attraverso le più avanzate tecniche scientifiche. Uno dei pilastri è l'impronta «papillare 33» individuata ai tempi sulla parete destra delle scale della villetta di Garlasco, in fondo alle quali è stato trovato il corpo senza vita di Chiara e che ora è stata attribuita allo storico amico di Marco Poggi, fratello di Chiara. Impronta di cui al momento si hanno solo le immagini e che, vista la sua posizione, fa ipotizzare che Sempio, sempre ammesso che sia responsabile, non scese i gradini ma si sporse. Ipotesi questa compatibile col fatto che, come accertato dalle precedenti indagini, non sono state rilevate impronte insanguinate di scarpe dell'assassino sugli scalini verso il basso.