Baby gang prende a calci, pugni e cinghiate un 16enne invalido. Il pestaggio filmato con il cellulare: sei giovani identificati

La brutale violenza alla stazione di Galatina. Il gruppo si autodefinisce "La gang del bosco"

Baby gang prende a calci, pugni e cinghiate un 16enne invalido. Il pestaggio filmato con il cellulare: sei giovani identificati
Baby gang prende a calci, pugni e cinghiate un 16enne invalido. Il pestaggio filmato con il cellulare: sei giovani identificati
di Andrea Tafuro
sabato 19 aprile 2025, 12:14 - Ultimo agg. 14:27
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Bulli in azione a Galatina (nel Salento), picchiano un ragazzino minorenne all’interno della sala d’attesa della stazione ferroviaria. Il grave episodio si è verificato mercoledì sera. Nel video choc che ritrae gli istanti dell'aggressione, il gruppo si autodefinisce "La gang del bosco": a riprendere con lo smartphone è una ragazzina, probabilmente la fidanzata di uno del branco che lei stessa chiama "amò".

La gang picchia il disabile, il video

 

Chi riprende si preoccupa anche di ricordare al gruppetto la possibile presenza delle telecamere in zona.

Nulla però è sfuggito agli inquirenti: già identificati sei componenti del gruppetto, quasi tutti tra i 15 e 17 anni. Vittima del pestaggio un ragazzo di 16 anni, peraltro diabetico e invalido al 100%: una brutale aggressione con calci anche alla testa compiuta da parte di 5 giovani. Nel video ripreso col cellulare, se ne vedono però almeno 9 entrare in stazione.

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«I giovani, oggi più che mai, hanno bisogno di strumenti per riconoscere, comprendere e gestire le emozioni proprie e altrui. Scuole, famiglie, istituzioni devono essere luoghi sicuri di ascolto e di crescita, anche con il supporto, ogni volta che è necessaria o utile, di professionisti– come psicologi scolastici ed educatori – capaci di intervenire prima che la fragilità si trasformi in violenza». L’Ordine pugliese esprime la sua vicinanza alla vittima, ribadendo la necessità di un impegno collettivo, istituzionale e civile, per educare al rispetto, alla solidarietà e all’accoglienza delle differenze.

La nota di Gioventù nazionale

«Come giovani siamo profondamente indignati dalla notizia del brutale episodio di violenza avvenuto a Galatina ai danni di un 17enne con disabilità da parte di una baby gang. - dichiara Andrea Gaetani, dirigente provinciale di Gioventù Nazionale - Il ragazzo, diabetico e invalido al 100%, è stato colpito dai suoi coetanei con calci, pugni e cinghiate che gli costeranno 25 giorni di prognosi. Quello delle baby gang è un fenomeno purtroppo in crescita: i reati pepetrati da minori sono in costante aumento e questa violenza spesso si trasforma in una tendenza alla moda, da imitare. Quando parliamo di baby gang parliamo di risse, percosse, lesioni, spaccio di stupefacenti, atti vandalici e di bullismo come quelli visti a Galatina. Parliamo di nostri coetanei che si ispirano o hanno legami con organizzazioni criminali. Ragazzi emarginati e che provengono da contesti sociali difficili, spesso in rotta con la propria famiglia e con la scuola, arresi a questo stile di vita. I social network - continua - anziché servire per denunciare, diventano il principale teatro in cui si svolge e si alimenta la loro violenza: spesso le aggressioni diventano contenuti da pubblicare per ottenere like. Infatti, anche in questo caso, il pestaggio è stato ripreso in un filmato poi pubblicato sui social, in cui si sente una ragazza incitare il branco. Veri e propri gesti di autoaffermazione e sfida. Noi di Gioventù Nazionale abbiamo lanciato una campagna contro la cultura delle baby gang promuovendo una petizione che nei prossimi giorni porteremo anche nella provincia di Lecce. Alla logica del branco che isola preferiamo la comunità che aggrega, a chi si dà l’aria da boss preferiamo chi i boss li ha combattuti, a chi scende in strada per compiere atti vandalici preferiamo chi scende in strada con un volantino per manifestare le proprie idee. Continueremo a rappresentare l’alternativa a questo stile di vita - conclude Gaetani - portando avanti, con determinazione, la nostra battaglia per un’Italia formata da ragazzi con valori come il rispetto, la libertà, l’amore per la giustizia e per la nostra nazione».

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