Via alla ricognizione delle concessioni, spiagge comprese. E nuovi paletti agli affidamenti dei servizi pubblici locali, compreso un rafforzamento delle norme per evitare i giri di poltrone tra politica e società partecipate dai Comuni e dalle Regioni. Mario Draghi l'ha promesso. Smaltirà la maggior parte dei decreti attuativi legati al Pnrr, il piano nazionale di ripresa e resilienza, in modo da rendere al prossimo governo più agevole conseguire gli obiettivi necessari ad ottenere la seconda rata di quest'anno dei fondi europei, altri 20 miliardi circa. Sul tavolo dei ministri arriveranno due decreti delicatissimi: le nuove regole per l'affidamento dei servizi pubblici locali, come il trasporto pubblico e la raccolta dei rifiuti, e la mappatura di tutte le concessioni pubbliche, compresa quella degli stabilimenti balneari. Ma su quest'ultimo provvedimento la Lega è immediatamente salita sulle barricate. Il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, ha preannunciato le proprie dimissioni nel caso in cui il consiglio dei ministri di oggi dovesse discutere la mappatura delle concessioni balneari.
«Se si fa una cosa che di fatto è inutile in un momento come questo - ha detto Garavaglia - mi dimetto».
Inoltre, spiega la bozza del decreto legislativo esaminata ieri nel preconsiglio dei ministri, il «piano deve essere asseverato da un istituto di credito o da una società di servizi iscritta all'albo degli intermediari finanziari». Nel caso poi, che fosse scelto l'affidamento in house, spiega ancora la bozza di decreto, i Comuni dovranno dare una «qualificata motivazione» che dia espressamente conto delle ragioni del mancato ricorso al mercato ai fini di una efficiente gestione del servizio, illustrando i benefici per la collettività della forma di gestione prescelta. E nell'illustrare i possibili benefici, l'amministrazione pubblica dovrà anche dare conto dei risultati conseguiti in eventuali gestioni in house precedenti. Come dire, sarà difficile riaffidare il servizio di trasporto o quello dei rifiuti a una società pubblica che ha costantemente chiuso i bilanci in rosso.