L'estate della pioggia record ma per l'agricoltura è peggio

L'estate della pioggia record ma per l'agricoltura è peggio
di Valentina Arcovio
Sabato 15 Settembre 2018, 08:30
3 Minuti di Lettura
Dopo un 2017 eccezionalmente secco, quest'anno si sta rivelando straordinariamente «bagnato». Precipitazioni record sono state registrate già all'inizio del 2018, ma questa stagione estiva sembra aver superato ogni aspettativa. Purtroppo non con gli effetti sperati per l'agricoltura, almeno secondo la Coldiretti. Le prime stime, effettuate dal Centro servizi MeteoGiuliacci, parlano di un quantitativo di pioggia caduta in questa estate superiore di circa il 100-120% su tutta l'Italia, rispetto alla media calcolata negli ultimi 30 anni.

In particolare, percentuali record sono state registrate al Centro, al Sud e in Sardegna, dove è caduta il 100% della pioggia in più rispetto alla media. In Calabria e sul versante orientale della Sicilia è caduta addirittura il 300% della pioggia in più. Già all'inizio della stagione estiva è stato registrato un aumento significativo delle piogge con un giugno più piovoso del 124%, stando ai dati dell'Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Isac-Cnr).
 
A luglio invece, il trend registrato è stato negativo rispetto alla media: sempre secondo i dati dell'Isac-Cnr c'è stata una riduzione delle precipitazioni del 21%. Infatti, fatta eccezione per Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Basilicata e Sardegna, dove è caduto il 100% di pioggia in più, lo scorso luglio non è stato particolarmente piovoso per il resto dell'Italia.

È nel mese di agosto che si è registrato un recupero eccezionale: è caduta talmente tanta pioggia da aver compensato, o addirittura superato, quella che non è caduta nel mese precedente. «A Nord Est è caduta il 150-200% di pioggia in più rispetto alla media, mentre in Piemonte e in Lombardia le precipitazioni sono state superiori del 100%», riferisce il colonnello Mario Giuliacci, meteorologo e fondatore del sito meteogiuliacci.it. «Nel Lazio è caduta ben il 200% di pioggia in più - continua - e, in generale, al Sud abbiamo avuto precipitazioni superiore alla media del 150 e del 250%. Sulle Isole le precipitazioni dello scorso agosto sono state superiori di 4 volte rispetto al trentennio 1981-2010».

Tuttavia, a questa maggiore piovosità non corrispondono, come ci si aspetterebbe, effetti positivi sull'agricoltura. In alcune aree le precipitazioni sono state troppe intense e in altre molto scarse, e i nostri campi ne hanno risentito. «Questa estate le piogge sono cadute a macchia di leopardo su tutto il nostro paese», spiega Rolando Manfredini, responsabile qualità della Coldiretti. «Questo significa che nelle aree dove è caduta la pioggia - continua - abbiamo avuto delle vere e proprie bombe d'acqua che hanno avuto un effetto devastante per l'agricoltura: quando cade così tanta pioggia in poco tempo, il terreno non riesce ad assorbirla come dovrebbe e quindi non riesce a trarne beneficio. Senza contare i cosiddetti danni meccanici causati dalle forti grandinate, diventate sempre più frequenti negli ultimi anni».

Laddove la pioggia è caduta di meno, invece, si sono registrate le ben note conseguenze della siccità. «In alcune aree - dice l'esperto della Coldiretti - la pioggia non è proprio caduta e questo ha avuto effetti altrettanto negativi sul territorio». Non è stata una buona annata neanche per la vendemmia. «Laddove si sono verificate precipitazioni intense ci sono stati problemi relativi alla presenza di patogeni», spiega Manfredini. «Per fortuna, la vendemmia è stata comunque buona e l'Italia continua a essere il primo paese produttore», aggiunge.

Unica buona notizia di questa estate troppo «bagnata» solo per alcune aree del nostro paese è la raccolta funghi. «Le piogge hanno favorito la nascita dei funghi dopo un 2017 particolarmente negativo per gli effetti della siccità che hanno lasciato a mani vuote molti appassionati ricercatori», sottolinea Manfredini. «In molte aree - prosegue - la raccolta si è avviata con straordinario anticipo e si sono raggiunti ottimi risultati».

Le previsioni di quest'anno, secondo la Coldiretti, sono per un raccolto ben superiore a quello delle annate normali negli oltre 10 milioni di ettari di bosco che coprono un terzo dell'Italia. «Grazie alle piogge, quest'anno si prevedono raccolte straordinarie anche per i tartufi», conclude Manfredini.
© RIPRODUZIONE RISERVATA